Indietro
menu
San Giovanni in M.

Lavori più lunghi e costosi. A febbraio la riapertura della sacrestia di Santa Lucia

In foto: la chiesa di Santa Lucia
la chiesa di Santa Lucia
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 16 Dic 2024 12:49
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.234

Tra alcuni mesi, si ipotizza a febbraio, sarà nuovamente visitabile la sagrestia della chiesa di Santa Lucia a San Giovanni in Marignano, dove nei giorni scorsi si sono svolti i festeggiamenti per la patrona. Si tratta di un intervento atteso da oltre 30 anni da 300.000 € rispetto ai 270mila inizialmente previsti. L’aumento è stato in parte coperto anche da una donazione dedicata alla Chiesa di Santa Lucia di circa 30.000 € a cura dei fedeli e dei marignanesi affezionati al luogo di culto.

San Giovanni è particolarmente legato a Santa Lucia, tanto da dedicare alla Santa una Chiesa, opere d’arte e una fiera millenaria – sottolinea l’Amministrazione guidata dalla sindaca Bertuccioli-. Ogni anno la tradizione si rinnova, anche grazie ai cittadini e a tantissimi volontari che la rendono viva. Siamo entusiasti nel  poter finalmente riscoprire nei prossimi mesi il volto della Sagrestia, che dagli anni ’90 è nascosto dall’impalcatura e rendere questa chiesa completamente accessibile ai marignanesi e ai visitatori, come è stata pensata fin dalla sua origine, quando nel 1786 alcuni cittadini marignanesi hanno fatto cospicue donazioni per la ricostruzione della chiesa e della piazza prospiciente ad essa. Nonostante il protrarsi dei lavori a causa di varie difficoltà fisiologiche tipiche di quando si interviene su un immobile di valore storico artistico, siamo vicini a vedere il completamento dell’opera restituendola nel suo splendore alla cittadinanza con l’obiettivo di creare al suo interno una raccolta dedicata alla musica sacra che entrerà a far parte di una futura rete di raccolte e mostre marignanesi”.

Sono stati effettuati diversi sopralluoghi da parte della Soprintendenza a cui hanno fatto seguito prescrizioni vincolanti in materia sismica e relativamente alla scelta dei materiali, che hanno determinato un allungamento dei tempi di esecuzione ed un conseguente incremento dei costi. I lavori hanno riguardato principalmente il consolidamento strutturale di tutti gli elementi portanti della sagrestia e del campanile. La muratura perimetrale esterna è stata rinforzata con fasce in fibra di basalto e acciaio, mentre quella interna con applicazione di intonaco armato. La copertura è stata rifatta integralmente nel rispetto delle geometrie e dei materiali storici preesistenti. Il solaio interpiano è stato rinforzato integralmente con tecniche non invasive, gli infissi esterni sono stati in parte ripristinati e in parte installati ex novo.

 

 

Altre notizie