Lava i panni nella fontana di piazzale Roma. A Riccione bivacchi in pieno centro


Le spiagge e gli edifici abbandonati riccionesi sorvegliati speciali nel cuore dell'estate. Tra i casi più eclatanti degli ultimi giorni, che hanno visto l'intervento della Polizia Locale, quello del cittadino salvadoregno sorpreso mentre lavava i panni nella fontana disegnata da Tonino Guerra su piazzale Roma. Dagli accertamenti è emerso che su di lui pendeva un provvedimento di espulsione perché era rimasto in Italia senza il permesso di soggiorno. E' stato portato in Questura per far partire le procedure di rimpatrio. Sempre in piazzale Roma, ma dietro il grande palco, gli agenti hanno trovato diverse persone accampate. Tra queste, un tunisino, trovato in possesso di sostanza stupefacente di modica quantità e un’altra persona, già nota alle forze dell’ordine, che aveva ancora con sé degli abiti rubati la sera precedente in un negozio poco distante, a cui erano stati tolti in modo maldestro i dispositivi antitaccheggio. E' stata denunciata a piede libero per ricettazione.
Controlli anche in alcuni edifici abbandonati dove sono state trovate alcune persone a bivaccare. Sono state identificate e invitate ad allontanarsi ma non rischiano nulla, perché i proprietari degli immobili non hanno presentato querela, necessaria per le norme della riforma Cartabia, perché si possa avviare un procedimento penale.
Durante le attività di controllo gli agenti della Polizia locale hanno fatto rimuovere due accampamenti in parchi pubblici in cui erano stati accesi dei fuochi; è stata accertata l’attività abusiva di alcuni Pr, due dei quali si trovavano fuori dalla zona a loro assegnata: per loro multa e ritiro del tesserino identificativo. Sanzionati alcuni venditori abusivi in spiaggia e due acconciatrici non autorizzate. In centro una persona è stata sorpresa a chiedere, abusivamente, fondi in favore di una falsa associazione onlus. E' stata multata. In totale, dall’inizio della stagione estiva, sono stati elevati tredici verbali per l’attività di promozione non autorizzata e dieci per raccolta fondi abusiva.