La relazione nata sui social si trasforma in un imbroglio, spariti soldi e auto
Si erano conosciuti su Facebook e, dopo poco, avevano iniziato una relazione sentimentale che presto si sarebbe trasformata in un imbroglio per una donna riminese di 43 anni, affetta da un disturbo psichico. Ad approfittarsi della sua fragilità l'allora fidanzato, un coetaneo riminese, accusato di averle sottratto nel giro di un anno e mezzo circa 30mila euro, oltre che l'autovettura, una Fiat Panda.
L'uomo, sin dai primi mesi della loro storia, aveva iniziato a richiederle con insistenza prestiti o regali, adducendo le giustificazioni più disparate. Secondo quanto emerso in sede di denuncia, sarebbe riuscito a farsi consegnare il bancomat della 43enne con relativo pin, che poi avrebbe utilizzato per effettuare svariate operazioni bancarie, tra bonifici, prelievi e transazioni, per un iniziale importo complessivo di 24mila euro alla data del 14 febbraio 2023. La donna, dopo aver scoperto gli ammanchi, ha interrotto la relazione anche con l'aiuto della madre, salvo poi incontrare nuovamente l'uomo nel giugno dello stesso anno. Quello che in realtà doveva essere un tentativo di riconciliazione si trasformerà in un'aggressione fisica, con il 43enne che, dopo averla presa a schiaffi, riuscirà a sottrarle nuovamente il bancomat, utilizzato per pagare ristoranti, fare rifornimento e nuovi prelievi. Operazioni, quelle disconosciute successivamente dalla vittima con un'integrazione di denuncia ai carabinieri, pari ad altri 2.400 euro.
Al termine dell'indagine, la Procura di Rimini ha chiesto per l'ex fidanzato (difeso dall'avvocata Elena Fabbri) il processo per circonvenzione di incapace, appropriazione indebita, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, lesioni e minacce aggravate. Tutti reati per i quali il gup l'ha rinviato a giudizio, fissando l'inizio del dibattimento il prossimo 19 febbraio. La vittima si è costituita parte civile attraverso l'avvocato Alessandro Sarti.












