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"non è un marchio"

Giù le mani da "piadina". Parigi dà ragione al Consorzio contro azienda svizzera

In foto: la piadina è una e unica
la piadina è una e unica
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 17 Nov 2025 12:33 ~ ultimo agg. 12:40
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L’istituto Nazionale della Proprietà Industriale di Parigi dà ragione al Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP e boccia il tentativo di un’azienda svizzera che voleva impossessarsi del nome ‘Piadina’. Questa volta la vittoria arriva in Francia, dove una società svizzera aveva registrato anni fa il marchio ‘Piadina’. Il Consorzio ha contestato la registrazione, sostenendo che il termine è generico e non può essere registrato come marchio. Dopo un lungo contenzioso l’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale di Parigi ha accolto il ricorso.

"Il Consorzio infatti – come ha sottolineato con grande soddisfazione il presidente Alfio Biagini – è riuscito a dimostrare attraverso una dettagliata ricerca di mercato che oggi in Francia, diversamente dal passato, la parola “piadina” identifica, appunto, la piadina. Quindi la registrazione e l’utilizzo sul territorio francese del marchio ‘Piadina’ da parte dell’azienda svizzera, oltre a essere in contrasto con la registrazione della denominazione Piadina Romagnola IGP, avrebbe ingannato e creato disorientamento nel consumatore".

Curioso il retroscena rivelato dal dott. Paolo Migani, dello Studio Casanti-Migani di Rimini, che ha seguito la causa in Francia: durante la visita in Romagna in occasione dell’evento alluvionale del 2023, la presidente della Commissione Europea, Ursula Von del Leyen, aveva elogiato pubblicamente la “piadina” di Romagna (“questo meraviglioso pane ‘piadini’“), assaggiata ancora calda. Il video delle sue dichiarazioni, depositato agli atti, se ce ne fosse stato bisogno avrebbe potuto trasformarsi in una testimonianza di rilievo del fatto che non vi è altra parola per identificare la piadina. Il contenzioso vinto in Francia rappresenta un nuovo tassello nell’attività di tutela del Consorzio, già impegnato in Brasile, Canada, Regno Unito e Giappone per contrastare usi impropri del nome.

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