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questione di vecchie acredini

Incendiarono l'auto di Davide Barzan a Riccione. Identificati dai Carabinieri

In foto: @Adriapress
@Adriapress
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 18 Nov 2025 17:39 ~ ultimo agg. 18:19
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I Carabinieri della Compagnia di Riccione hanno dato esecuzione, nel primo pomeriggio, ad una misura cautelare in carcere emessa nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell’incendio doloso di un’auto in viale Diaz la notte tra il 26 e il 27 maggio. L'auto era di proprietà di Davide Barzan, consulente legale di Manuela Bianchi nelle vicende giudiziarie legate all'omicidio di Pierina Paganelli, e si trovava in un parcheggio a servizio della palazzina dove alloggiava.

Le fiamme, la cui natura era parsa sin dalle prime ore non accidentale, erano partite da un veicolo si erano poi rapidamente propagate a quelli vicini, coinvolgendo complessivamente 4 auto e tre cassonetti; più gravi conseguenze sono state scongiurate dal tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco allertati dai residenti.
Il provvedimento emesso del Giudice per le Indagini Preliminari ha raggiunto un 60enne e un 57enne, entrambi pluripregiudicati residenti nel riminese, al termine di un’indagine della Procura della Repubblica di Rimini e avviata subito dopo l’incendio. L'attività è stata condotta tramite prolungati servizi di osservazione e pedinamento, l’analisi di tabulati telefonici, la visione di sistemi di videosorveglianza pubblica e privata e supportate da attività tecniche.
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Riccione hanno ricostruito movimenti, contatti e possibili motivazioni dell’atto intimidatorio, individuate nell’acredine del 57enne nei confronti della vittima a cui imputava la responsabilità di un rilevante danno economico, che avrebbe provocato la rottura dei precedenti rapporti amicali intrattenuti.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite consentivano di riprendere gli autori del gesto raggiungere viale Diaz a bordo di un’auto successivamente individuata essere una Audi A5 e riprendere il 57enne nell’attimo in cui appiccava il fuoco, prima di allontanarsi repentinamente dal luogo. I due avrebbero più volte tentato di ostacolare le indagini, cercando ad esempio di disfarsi dell’auto utilizzata per la fuga vendendola fuori regione ad ignari acquirenti.
La misura cautelare custodiale è stata notificata al 57enne in carcere e al 60enne presso il proprio domicilio, in quanto sottoposto agli arresti domiciliari, entrambi per distinti delitti contro la persona. Gli arrestati sono attualmente detenuti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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