In Provincia crescono le imprese "culturali", ma la ricchezza prodotta cala
La Cultura si conferma una componente vitale dell’economia del territorio, anche se con qualche flessione da tenere monitorata. A dirlo l’ultimo rapporto “Io sono cultura 2025”, elaborato dall’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna.
In particolare in provincia di Rimini sono 1.962 le imprese del “core cultura”: il 53,1% sono attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, design e comunicazione), il 34,0% attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa), il 12,8% attività di performing arts e arti visive (quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili, tipo gli spettacoli dal vivo) e lo 0,1% attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Rispetto all'anno precedente si rileva un incremento dell’1,3%. Per quel che riguarda il lavoro si riscontrano 5mila mila e 700 occupati e 2,6 mila occupati nelle imprese del “creative driven” (imprese che non appartengono alla filiera ma che impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti) (+2,8%). Nel confronto con l’anno precedente, gli 8,2 mila occupati del Sistema produttivo culturale e creativo sono sostanzialmente stabili (-0,1%). In termini di peso sul totale dell’occupazione (4,9%), questo risulta essere inferiore a quello regionale (5,9%) e nazionale (5,8%). Nella classifica nazionale, stilata su 107 province, Rimini si piazza al 41° posto per relativa incidenza (primi tre posti: Milano, Firenze, Roma); sesta posizione, invece, assieme Forlì-Cesena, nella classifica regionale (dopo Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza).
Per quel che concerne la ricchezza prodotta, nel 2024 il valore aggiunto delle imprese del settore ammonta a 335 milioni di euro (-1,5% sul 2023) mentre quello delle imprese del “creative driven” si attesta sui 153 milioni di euro (+2,7%). Nel complesso, i 488 milioni di euro di valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo sono tendenzialmente in lieve calo (-0,6%).
In termini di peso della ricchezza sul totale della ricchezza prodotta (4,3%), come per gli occupati, anche questo risulta inferiore a quello dell’Emilia-Romagna (5,3%) e dell’Italia (5,7%). Nella classifica nazionale, sempre su 107 province, Rimini occupa il 45° posto per relativa incidenza (primi tre posti: Milano, Gorizia, Roma); quinta posizione, invece, nella classifica regionale (dopo Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma).
"Prendendo spunto dai dati del rapporto “Io sono cultura”, che racconta il valore economico e sociale delle imprese che operano nel settore culturale e creativo, desidero rivolgere un pensiero a tutte le persone che in questo momento stanno lavorando per animare le nostre piazze e i nostri teatri in queste ore di festa - dichiara Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna -. Il Sistema produttivo culturale e creativo naturalmente non è solo svago, ma un'industria vera e propria che nel nostro territorio ha superato la soglia del miliardo di euro di valore prodotto. Dietro ogni evento, ogni allestimento e ogni innovazione digitale, ci sono competenze straordinarie: dai professionisti del design e della comunicazione a chi opera nelle performing arts. I dati 2024 relativi all’intero Sistema ci consegnano un quadro di crescita per le imprese e l’occupazione e, sebbene le incidenze sulla ricchezza totale siano ancora leggermente inferiori alle medie nazionali, la vitalità del nostro 'core cultura' (+1,2% di imprese) supera la media regionale. Questo ci dice che la strada è quella giusta: la cultura è il lievito che accresce il valore di tutto il nostro sistema produttivo."












