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Un freno per l'economia

Imprese e burocrazia, un peso da 313 ore all'anno. Le proposte CNA

In foto: la presidenza di CNA
la presidenza di CNA
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Mar 23 Set 2025 13:26 ~ ultimo agg. 15:48
Tempo di lettura 4 min

La burocrazia pesa per centinaia di ore sulla vita delle aziende italiane. Un peso che si traduce in costi e minore competitività. Lo rivela uno studio di Cna che ha messo in fila una serie di proposte che saranno presentate in un incontro con gli amministratori locali riminesi. 

https://www.icaroplay.it/programmi/imprese-e-burocrazia-un-peso-da-313-ore-allanno-le-proposte-cna/

Non bastano il peso del fisco e le difficili contingenze economiche locali e internazionali, a frenare le imprese ci pensa anche l’immancabile burocrazia. L’ufficio studi Cna ha stimato che mediamente ogni azienda italiana "perde" 313 ore all’anno in pratiche burocratiche. A cui si aggiungono i tempi d’attesa. Veri e propri costi per le imprese. Secondo l'associazione la messa a terra delle 100 proposte predisposte potrebbe contribuire a ridurre da 313 a 263 ore l’anno il tempo dedicato alle pratiche con un risparmio netto di quasi 1.500 euro a impresa

CNA ha messo in fila però un centinaio di proposte da sottoporre alle istituzioni locali che permetterebbero un notevole risparmio
Esemplare, in senso negativo, quello che accade per chi, ad esempio, vuole posizionare pannelli fotovoltaici: modulo Pas, relazione asseverata, progettazione tecnica e paesaggistica, elaborati e altri documenti per costi che possono arrivare a 6mila euro, esclusa l’installazione. E per impianti inferiori ai 50 Kw. Insomma, il rischio è di disincentivare invece di stimolare. Per non parlare della giungla di sportelli pubblici che allungano a dismisura i tempi di rilascio delle autorizzazioni. In questo caso CNA prevede l’accorpamento digitale degli sportelli unici (Suap, Sue e Sportello Ambientale), un unico punto di accesso tra imprese cittadini e amministrazione per dimezzare il tempo di rilascio della autorizzazioni da 60-90 giorni a 30-45 giorni.

La nota stampa

CNA Rimini raggruppa i Sindaci e rappresentanti del territorio per affrontare il tema della burocrazia con la volontà di indicare soluzioni concrete che possano dare sostegno concreto ed immediato alle aziende e all’economia del riminese.

L’Area Studi e Ricerche della CNA ha stimato in modo prudenziale che la messa a terra delle 100 proposte predisposte potrebbe contribuire a ridurre da 313 a 263 ore l’anno il tempo dedicato alle pratiche burocratiche con un risparmio netto di quasi 1.500 euro a impresa e soprattutto una riduzione dei tempi di attesa. Ma attenzione come tutti i fenomeni complessi non si possono affrontare in modo semplicistico e non ci sono soluzioni precostituite. 
Serve entrare nel merito, confrontarsi ed approfondire, da qui l’incontro voluto da CNA in programma martedì 23 settembre alle ore17.30 presso la Sala Conferenze CNA in Via Caduti di Marzabotto 34. 

In generale si registrano forti asimmetrie di mercato tra grandi player e piccole imprese e comunque è necessario produrre analisi approfondite e proposte costruttive per dare risposte concrete alle imprese costrette a muoversi tra uffici spesso incapaci di comunicare tra loro, dove manca una standardizzazione o dove cambiano norme a seconda del territorio dove ci si muove.

Sono diversi gli ambiti dove servirebbe intervenire a cominciare dallo sportello unico Suap i cui procedimenti risultano spesso ancora frammentati e articolati. In questo caso CNA prevede l’accorpamento digitale degli sportelli unici (Suap, Sue e Sportello Ambientale), un unico punto di accesso tra imprese cittadini e amministrazione per dimezzare il tempo di rilascio della autorizzazioni da 60-90 giorni a 30-45 giorni.

A conferma dei costi della burocrazia è rivelatore ciò che succede nelle produzione di energia da fonti rinnovabili a Rimini. Le imprese devono presentare il modulo PAS, relazione tecnica asseverata, progettazione tecnica e paesaggistica, fotoinserimenti, elaborati grafici con planimetrie e prospetti, ulteriori allegati richiesti dal comune ed affrontare l’eventuale conferenza dei servizi per costi di 6mila euro, esclusa installazione, per impianti fino a 50KW. Inoltre per un impianto in una zona vincolata sono necessari 6 adempimenti in più rispetto zone senza vincolo.

Nel confronto in programma martedì si affronteranno tra i tanti temi con gli amministratori anche l’aspetto legato alle industrie insalubri, le insegne di esercizio, Autorizzazione Ambientale, i dehors per imprese artigiane alimentari, la piattaforma degli appalti, la possibilità di superare le anagrafi comunali con il Rent, le tematiche legate ai porti e la necessità di autorizzazioni uniche. 

 

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