Imposta soggiorno, Rimini prima per incassi. Ma i dati del semestre divergono


Rimini si conferma la prima località balneare d'Italia per incassi dell'imposta di soggiorno. Nei primi sei mesi del 2025 ammontano a 2,7 milioni di euro, stabili rispetto all’anno precedente, ma nettamente superiori alla seconda in classifica Sorrento con 2,3 milioni. I dati, pubblicati dal Sole 24 ore e emersi dalla ricerca dell'Osservatorio Nazionale sulla Tassa di Soggiorno di JFC Tourism & Management, differiscono però da quelli che la stessa amministrazione comunale aveva diffuso ad inizio agosto (vedi notizia). In quel caso si parlava di imposta dichiarata e non, quindi, incassata pari a 5.451.116 euro con una crescita del 2,9% rispetto al 2024. Praticamente il doppio rispetto a quanto riportato oggi. A cosa è imputabile la discrepanza? Probabilmente, fa sapere l’amministrazione, l’osservatorio nazionale ha preso in esame i dati SIOPE al 30 giugno che ancora non contengono gli incassi di giugno che hanno scadenza il 16 luglio. E giugno, dati Istat alla mano, ha visto a Rimini un aumento di presenze dichiarate del 6,17% rispetto all'anno precedente. Inoltre dovrebbero mancare all’appello anche i ravvedimenti e il recupero evasione. Certi invece i dati a consuntivo 2024 che vedono Rimini svettare sulle altre località balneari con 14,3 milioni di euro di imposta di soggiorno incassati e un incremento del +30,5% rispetto al 2023. Un risultato legato, oltre che all’aumento dei pernottamenti, anche all'adeguamento tariffario.
“La ricerca mette in evidenza come Rimini si distingua nel panorama nazionale – dichiara il Sindaco Jamil Sadegholvaad – per l'adozione di un approccio coerente con la normativa di riferimento che prevede di utilizzare le risorse per finanziare interventi legati allo sviluppo del turismo. L'amministrazione comunale reinveste annualmente gli introiti in infrastrutture per l'accoglienza, promozione turistica, grandi eventi, manutenzione del patrimonio storico e valorizzazione del territorio, in piena aderenza alle finalità previste dalla legge. I buoni risultati degli introiti, oltre a confermare Rimini come punto di riferimento del turismo balneare italiano, rappresentano un elemento fondamentale per pianificare le azioni strategiche del 2026, compresi i grandi eventi che contribuiranno a consolidare ulteriormente il posizionamento della città nel panorama turistico nazionale e internazionale svolgendo un ruolo di straordinario moltiplicatore di ricchezza e benessere per la città. Dopo i progetti strutturali, come PSBO, Parco del Mare, Fellini Museum tra gli altri, ci stiamo concentrando in questi anni sul sostegno alle politiche di internazionalizzazione attraverso l'aeroporto, sui grandi eventi - a partire dalla data zero del concerto di Vasco Rossi e compresi altri importanti eventi, nel campo della cultura e non solo, che annunceremo a breve-, che sono le direttrici che vogliamo mantenere salde anche per il 2026, visto che anche i dati del primo semestre di quest'anno dimostrano come l'incremento del mercato estero sia la prima leva per compensare le difficoltà economiche degli italiani”.