Fusione, tocca a Saludecio, Mondaino, Montegridolfo. Studio per Cattolica e San Giovanni


Dopo la conclusione dell’iter per Montescudo e Montecolombo, in Valconca aumentano i comuni intenzionati a procedere alla fusione per formare un ente più grande e godere dei finanziamenti e degli sgravi previsti da Regione e Governo. Sabato Mondaino, Montegridolfo e Saludecio hanno convocato i rispettivi consigli comunali che dovranno pronunciarsi con maggioranza dei 2/3 per presentare alla Regione Emilia Romagna l’istanza di fusione. Non è il primo tentativo per i tre, ma oggi – spiega una nota congiunta – le condizioni sembrano quelle giuste visto che l’obiettivo del Comune unico era contenuto nel programma elettorale dei sindaci Gnaccolini, Grilli e Polidori. Prima del passaggio in consiglio, si terranno gli incontri informativi aperti al pubblico: oggi nella sala consigliare a Saludecio, domani a Montegridolfo (sala Grotta azzurra) e venerdì a Mondaino (sala del Durantino), sempre alle 21.
Stanno lavorando al progetto di fusione anche altri due comuni, Cattolica e San Giovanni in Marignano. Martedì in consiglio comunale è stata approvata la convenzione tra i due territori per la redazione di uno studio di fattibilità. “Il primo passo operativo – commentano i sindaci Cecchini e Morelli – di un percorso già intrapreso da diverso tempo.” Lo studio dovrà essere concluso e consegnato entro sei mesi dall’affidamento ad un ente specializzato. Dopo il via libera in consiglio a Cattolica, tocca ora a San Giovanni. Dopo di che sarà inoltrata alla Regione la richiesta di finanziamento del 70% del costo dello studio. Per i due comuni si tratterebbe di un ritorno al passato visto che fino al 1895 erano un unico ente. La separazione fu sancita dal Regio Decreto del 5 dicembre 1895.