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l'amico patteggia la pena

Finto malore per un passaggio dal 118, TikToker a processo

In foto: dal video su tiktok
dal video su tiktok
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Mar 4 Nov 2025 18:26 ~ ultimo agg. 18:37
Tempo di lettura 2 min

Un finto malore per ottenere un passaggio in ambulanza verso Riccione. La demenziale e inopportuna bravata di due 23enni di Sesto San Giovanni, poi postata sui social, risalente al luglio 2023, ha comportato conseguenze giudiziarie per entrambi i giovani di origini nordafricane. 

Se si è da soli nell’entroterra riminese, nello specifico in via delle Piane a Coriano, e non ci sono mezzi pubblici a portata di mano, la soluzione per raggiungere Riccione, secondo la coppia di tiktoker milanesi, è quella di fingere un malore e chiamare il 118 per "scroccare" un passaggio in ambulanza. Documentando tutte le fasi dall’inizio alla fine per non correre il rischio di tralasciare qualche sciagurata tappa intermedia dell’impresa: dalla telefonata al centralino del 118, alla simulazione del mancamento da parte di uno dei due su una panchina; dalle risate mentre l’operatore prende le coordinate e indica il da farsi, alla compiaciuta soddisfazione (“Viene l’ambulanza a prenderci, chi ha voglia di tornare a Riccione a piedi?”); fino al viaggio in ambulanza con tanto di annessa messinscena e conseguente arrivo al pronto soccorso.

Dulcis in fundo, ecco il ringraziamento finale, rivolto all'obiettivo, per la camminata risparmiata. Anche se, in realtà, la destinazione era stata Rimini e non Riccione, come poi appreso. Il video aveva raggiunto quota 200mila visualizzazioni su TikTok in appena due giorni, scatenando l'indignazione di Matteo Salvini e la reazione dell'Ausl Romagna, che aveva sporto denuncia nei confronti di entrambi per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.

A distanza di poco più di due anni dai fatti, uno dei due 23enni, assistito dall'avvocata Gabriella Giuliani del foro di Rimini, ha patteggiato 4 mesi e 10 giorni di reclusione, pena sospesa, mentre l'amico, attualmente irreperibile, difeso dall'avvocata Stefania Lisi, dovrà affrontare il processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Rimini. Udienza fissata il prossimo 15 gennaio.

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