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dieci alberghi

Festa in piazza a Saludecio per i 25 anni di Riccione Bike Hotels

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Lun 22 Mag 2023 15:23 ~ ultimo agg. 31 Mag 18:45
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Tutto ebbe inizio nel 1998, quando Marco Pantani vinse Giro d’Italia e Tour de France. Un mese dopo il podio di Parigi a Riccione, il 7 agosto, nasceva l’associazione Riccione Bike Hotels, che mercoledì a Saludecio, con un evento a cui parteciperanno circa 500 cicloturisti arrivati da tutto il mondo (da Canada, Usa, Israele, Kazakistan, Svizzera, Austria, Francia, Germania, Uk, Iran, Kirghizistan e Irlanda), festeggerà i suoi primi 25 anni. In piazza Beato Amato, all’ora di pranzo, ci saranno musica, spettacoli e cibo romagnolo. La festa poi si ripeterà il 31 maggio e il 13 e il 20 settembre.

Dall’idea si dovette lavorare tanto per creare da zero un Bike Hotel. Dovettero creare i depositi per le biciclette negli alberghi, iniziare a fare rete per l’acquisto dell’attrezzatura tecnica, cercare e organizzare le guide arruolandole dai gruppi sportivi, mappare dei percorsi. Da allora il livello dell’offerta si è alzato moltissimo ed è diventato un modello imitato in tutta Europa. Gli alberghi aderenti al consorzio Riccione Bike Hotels, attualmente dieci, garantiscono la presenza di una bike room videosorvegliata, un’officina per riparazioni, manutenzione e pulizia, il noleggio bici, una ristorazione specializzata con menù studiati per le esigenze di chi pedala, mappe per scoprire le strade del territorio e percorsi tracciati in formato gpx, il servizio di lavanderia gratuito, il servizio di recupero motorizzato in caso di difficoltà, il servizio transfer, l’assistenza medica e fisioterapica oltre all’esperienza dei bike manager, ciclisti locali che accompagnano quotidianamente gli ospiti lungo le strade di Romagna, Marche e Repubblica di San Marino.

I Riccione Bike Hotels – dice la sindaca e assessora al Turismo del Comune di Riccione Daniela Angelinihanno scritto una pagina straordinaria del nostro turismo. Nel momento in cui il nostro modello stava maggiormente subendo la concorrenza internazionale, si sono inventati un segmento di assoluta e riconosciuta qualità che contribuisce enormemente a destagionalizzare la nostra economia”.

Abbiamo la fortuna di essere circondati da un territorio meraviglioso e unico – sottolinea il presidente di Riccione Bike Hotels Claudio Righetti -. A questo, da 25 anni, noi aggiungiamo passione, il desiderio di migliorarci sempre e di fare stare ancora meglio i nostri clienti. Anzi, mi correggo: i nostri amici, perché dopo tanti anni il rapporto si è evoluto, siamo diventati una grande famiglia. Abbiamo gruppi che vengono ogni anno da almeno quindici anni e di volta in volta portano con loro sempre nuovi amici a cui trasmettono l’amore per la Romagna. Ci prendiamo l’impegno quotidiano di garantire ai nostri ospiti tutto il valore aggiunto che offre il nostro territorio: ogni giorno di vacanza diventa una scoperta secondo lo stile di vita italiano: oltre a pedalare si visitano i borghi, i castelli, gli agriturismi, si degustano olii, vini e formaggi del territorio.

I Riccione Bike Hotel sono stati aperti e pieni di cicloturisti anche durante la scorsa settimana, nonostante il nubifragio di martedì mattina e l’allerta rossa. “E’ stata una settimana certamente complicata – dice Righetti – ma inventandoci visite guidate a San Leo o San Marino, corsi di cucina, degustazioni delle cantine direttamente in hotel e tanto altro dettato dalla creatività, siamo riusciti a offrire comunque una valore aggiunto alla vacanza”.

A Riccione sono nati i Bike Hotels, pionieri di un fortunatissimo segmento – sottolinea Apt, l’Azienda di promozione turistica dell’Emilia Romagna -. Poi si è sviluppato il Consorzio Terrabici, che coinvolge tutto il territorio regionale. Chi vuole sviluppare cicloturismo è da noi che dovrebbe copiare. Qui arrivano cicloturisti da ogni parte del mondo: in Emilia Romagna abbiamo un milione e mezzo di presenze solo grazie al cicloturismo. Il Tour de France che avremo in Emilia Romagna il prossimo anno servirà a farci conoscere ulteriormente, a fare sapere al mondo chi siamo e cosa offriamo”.

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