Festa in piazza a Saludecio per i 25 anni di Riccione Bike Hotels


Tutto ebbe inizio nel 1998, quando Marco Pantani vinse Giro d’Italia e Tour de France. Un mese dopo il podio di Parigi a Riccione, il 7 agosto, nasceva l’associazione Riccione Bike Hotels, che mercoledì a Saludecio, con un evento a cui parteciperanno circa 500 cicloturisti arrivati da tutto il mondo (da Canada, Usa, Israele, Kazakistan, Svizzera, Austria, Francia, Germania, Uk, Iran, Kirghizistan e Irlanda), festeggerà i suoi primi 25 anni. In piazza Beato Amato, all’ora di pranzo, ci saranno musica, spettacoli e cibo romagnolo. La festa poi si ripeterà il 31 maggio e il 13 e il 20 settembre.
Dall’idea si dovette lavorare tanto per creare da zero un Bike Hotel. Dovettero creare i depositi per le biciclette negli alberghi, iniziare a fare rete per l’acquisto dell’attrezzatura tecnica, cercare e organizzare le guide arruolandole dai gruppi sportivi, mappare dei percorsi. Da allora il livello dell’offerta si è alzato moltissimo ed è diventato un modello imitato in tutta Europa. Gli alberghi aderenti al consorzio Riccione Bike Hotels, attualmente dieci, garantiscono la presenza di una bike room videosorvegliata, un’officina per riparazioni, manutenzione e pulizia, il noleggio bici, una ristorazione specializzata con menù studiati per le esigenze di chi pedala, mappe per scoprire le strade del territorio e percorsi tracciati in formato gpx, il servizio di lavanderia gratuito, il servizio di recupero motorizzato in caso di difficoltà, il servizio transfer, l’assistenza medica e fisioterapica oltre all’esperienza dei bike manager, ciclisti locali che accompagnano quotidianamente gli ospiti lungo le strade di Romagna, Marche e Repubblica di San Marino.
“I Riccione Bike Hotels – dice la sindaca e assessora al Turismo del Comune di Riccione Daniela Angelini – hanno scritto una pagina straordinaria del nostro turismo. Nel momento in cui il nostro modello stava maggiormente subendo la concorrenza internazionale, si sono inventati un segmento di assoluta e riconosciuta qualità che contribuisce enormemente a destagionalizzare la nostra economia”.
“Abbiamo la fortuna di essere circondati da un territorio meraviglioso e unico – sottolinea il presidente di Riccione Bike Hotels Claudio Righetti -. A questo, da 25 anni, noi aggiungiamo passione, il desiderio di migliorarci sempre e di fare stare ancora meglio i nostri clienti. Anzi, mi correggo: i nostri amici, perché dopo tanti anni il rapporto si è evoluto, siamo diventati una grande famiglia. Abbiamo gruppi che vengono ogni anno da almeno quindici anni e di volta in volta portano con loro sempre nuovi amici a cui trasmettono l’amore per la Romagna. Ci prendiamo l’impegno quotidiano di garantire ai nostri ospiti tutto il valore aggiunto che offre il nostro territorio: ogni giorno di vacanza diventa una scoperta secondo lo stile di vita italiano: oltre a pedalare si visitano i borghi, i castelli, gli agriturismi, si degustano olii, vini e formaggi del territorio.
I Riccione Bike Hotel sono stati aperti e pieni di cicloturisti anche durante la scorsa settimana, nonostante il nubifragio di martedì mattina e l’allerta rossa. “E’ stata una settimana certamente complicata – dice Righetti – ma inventandoci visite guidate a San Leo o San Marino, corsi di cucina, degustazioni delle cantine direttamente in hotel e tanto altro dettato dalla creatività, siamo riusciti a offrire comunque una valore aggiunto alla vacanza”.
“A Riccione sono nati i Bike Hotels, pionieri di un fortunatissimo segmento – sottolinea Apt, l’Azienda di promozione turistica dell’Emilia Romagna -. Poi si è sviluppato il Consorzio Terrabici, che coinvolge tutto il territorio regionale. Chi vuole sviluppare cicloturismo è da noi che dovrebbe copiare. Qui arrivano cicloturisti da ogni parte del mondo: in Emilia Romagna abbiamo un milione e mezzo di presenze solo grazie al cicloturismo. Il Tour de France che avremo in Emilia Romagna il prossimo anno servirà a farci conoscere ulteriormente, a fare sapere al mondo chi siamo e cosa offriamo”.