Export in calo e disoccupazione in crescita. Il 2025 non promette bene


Che il 2025 sia un anno molto complicato, sotto vari punti di vista, non è una novità ma vedere le criticità messe nero su bianco nelle previsioni diffuse dalla Camera di Commercio preoccupa ancora di più. Anche se, tra un'ombra e l'altra, per la provincia di Rimini c'è anche qualche timido segnale positivo.
Uno dei dati peggiori riguarda l'export: in base agli scenari prometeia aggiornati a luglio, per il 2025 è previsto in calo dell'1,2% a fronte invece della crescita dell’Emilia-Romagna (+0,3%) e dell’Italia (+1,2%).
Sul fronte del mercato del lavoro, il tasso di attività in provincia arriverà al 72,4% (+0,6%) e quello di occupazione resterà stabile al 68,5%, entrambi i tassi risulteranno più alti di quelli nazionali ma minori di quelli regionali (rispettivamente, 74,2% e 70,9%). Peggiora invece sensibilmente il tasso di disoccupazione che nel riminese è previsto al 5,4% rispetto al 4,7% del 2024. In Emilia-Romagna si attesterà al 4,4%.
Altro dato in cui Rimini fatica è quello della produttività per addetto, 65.000 euro, decisamente inferiore a quella dei due ambiti territoriali di confronto (76.700 euro in Emilia-Romagna, 72.200 euro in Italia).
Benino l'incremento del valore aggiunto, +0,5% a fronte del +0,8% regionale e del +0,7% nazionale. Le stime di crescita provinciale coinvolgeranno in particolare l’Industria nel suo complesso (+1,5%) e il macrosettore dei Servizi (+0,6%) mentre flessioni sono previste nell’Agricoltura (-4,2%) e nelle Costruzioni (-1,3%).
Il valore aggiunto per abitante nel 2025 risulterà invece pari a 29.300 euro, minore di quello dell’Emilia-Romagna (35.200 euro) e dell’Italia (29.600 euro).
Riguardo alla variazione 2025-2024 del reddito disponibile delle famiglie, le nuove stime sono migliorative rispetto a quelle di aprile (+2,8%, anziché +2,5%), con una dinamica però inferiore a quella regionale (+3,5%) e nazionale (+3,3%).