Estorsione e truffa a persone fragili, due arresti. Operavano anche nel riminese
I carabinieri della Stazione di Cesena, con la collaborazione dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Forlì nei confronti di un 38enne e un 31enne, italiani, già noti per pregresse vicende penali, ritenuti presunti responsabili di diversi episodi di estorsione, truffa, circonvenzione di persone incapaci, “minaccia e violenza privata, in concorso tra loro e, in alcuni casi, anche con un terzo complice, deferito in stato di libertà.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì, è stata avviata nella scorsa estate, a seguito delle denunce presentate da un responsabile di una catena di negozi di elettronica, dove l’attività illecita veniva portata a compimento, e da una delle vittime. I raggiri, avvenuti dal luglio scorso nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, consistevano nell’individuare soggetti “fragili”, in condizioni di marginalità socio-economica, nell’adescarli promettendo loro del denaro e nell’accompagnarli in vari negozi di elettronica. Qui, li inducevano ad acquistare prodotti di telefonia di alta gamma, tramite finanziamenti stipulati direttamente presso gli stessi punti vendita, e una volta usciti se ne appropriavano dietro minimi compensi. E quando le vittime manifestavano l’intenzione di non portare a compimento l’operazione, venivano minacciate e intimidite dai malviventi che le obbligavano a concludere le operazioni nonché a consegnare gli apparati, di cui poi si impossessavano. Nel contempo le vittime si impegnavano a esborsi di denaro, tramite il periodico pagamento delle rate, che erano incompatibili con le loro condizioni economiche. Sei le vittime individuate dagli inquirenti, per una decina di operazioni finanziarie e un valore complessivo di beni acquisiti di circa 30.000mila euro.












