E’ morto Giorgio Piccioni, noto imprenditore riccionese. Il ricordo del sindaco


L’imprenditore, come ricorda anche il sindaco della Perla Verde Pironi in una nota di ricordo e condoglianze, era uscito “a testa alta” ma molto provato dalla vicenda giudiziaria. Nel corso di un’intervista alla nostra trasmissione Tempo Reale del dicembre scorso (vedi notizia) Piccioni aveva addirittura affermato che il tumore era un’inezia rispetto a quello che aveva passato. “18 mesi di rabbia ed ansia”, li aveva definiti.
“Con la scomparsa di Giorgio Piccioni – scrive il sindaco Pironi – Riccione perde un uomo e un imprenditore di grande spessore ed energia, capace di intuizioni di straordinaria importanza per l’economia della città”.
Una nota del Sindaco di Riccione Massimo Pironi
Con Giorgio Piccioni la città perde un uomo e un imprenditore di grande spessore. Sul piano personale, era una persona che ha sempre affrontato la vita da protagonista, mai da comprimario. Non gli è mai piaciuto essere una persona qualunque. Non si tirava indietro se c’era da assumere posizione scomode. Sapeva essere esuberante, persino aspro, nelle sue prese di posizione, nei suoi imperativi, ma anche molto attento ai rapporti umani e personali.
Era un riccionese orgoglioso della sua città. Ne incarnava appieno il carattere e l’identità. Sul piano imprenditoriale, Riccione gli deve l’intuizione, tutta sua, della potenzialità delle terme, quell’acqua cioca che si è rivelata con gli anni una fonte vitale di economia turistica per tutta le città.
Negli ultimi anni, lo avevano ferito in profondità le note vicende giudiziarie. Ne era uscito a testa alta, sotto il profilo penale, ma con molta amarezza umana. Che tuttavia non ne aveva fiaccato l’entusiasmo e la voglia di fare. Neppure la malattia ci è riuscita, tanto che si è tenuto stretto al timone della sua azienda fino agli ultimi giorni. Nella storia di Riccione, Giorgio Piccioni avrà sempre un posto di grande rilievo, per il suo carattere schietto e combattivo, la sua grande energia, le sue intuizioni e capacità imprenditoriali. Mi unisco al dolore della famiglia, a cui porto il cordoglio mio personale, dell’Amministrazione comunale e dell’intera città.