frutta e orticole più colpite
La grandinata devasta le colture. Compromessi centinaia di ettari
In foto: le zucchine colpite dalla grandine

di Redazione

Dom 3 Ago 2025 13:55 ~ ultimo agg. 14:02
L'eccezionale grandinata che ha colpito nel tardo pomeriggio di sabato la fascia costiera e l’entroterra compresi tra Cesenate e Riminese ha fatto gravi danni alla colture. Chicchi di grandine grandi come palline da ping pong hanno colpito vaste zone nei comuni di Cesenatico, Bellaria, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Rimini. Accompagnata da forti raffiche di vento, la grandine ha colpito duramente le coltivazioni agricole, provocando danni rilevanti.
Da una prima ricognizione effettuata da Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini attraverso i propri tecnici e associati, risultano compromessi centinaia di ettari. Particolarmente compromesse le orticole a pieno campo – come zucchine e lattughe – e i frutteti, dove la frutta estiva ancora in pianta presenta i segni evidenti dell’impatto col ghiaccio, oltre a lesioni sulle strutture arboree. Colpiti anche diversi impianti di girasole, già in fase avanzata di maturazione, che sono stati letteralmente distrutti dalla violenza della precipitazione.
“Dai primi contatti con i nostri soci – dichiara Daniele Montemaggi, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – la grandinata risulta aver colpito, con diversi gradi di intensità, le coltivazioni di ortaggi, come zucchine e lattughe, che già presentano danni piuttosto evidenti, che ne pregiudicano la commercializzazione. Nei frutteti bisogna attendere ancora qualche giorno per capire con esattezza l’entità del danno: ma la frutta estiva ancora da raccogliere presenta danni sui frutti e anche gli alberi da frutto sono stati danneggiati dalla furia del maltempo. Per le aziende colpite è un duro colpo”.
“Una grandinata così violenta – prosegue il presidente dell'organizzazione – non si vedeva da anni sul nostro territorio. Le dimensioni dei chicchi sono state tali da annullare anche alcuni sistemi di protezione. È urgente sensibilizzare le istituzioni sulla gestione del rischio: il cambiamento climatico non può più essere considerato un evento eccezionale. Serve un percorso politico strutturato, capace di garantire la tutela del reddito per le imprese agricole, soprattutto in comparti come orticoltura, frutticoltura, cerealicoltura e foraggere, ancora oggi troppo esposti e privi di adeguate coperture assicurative”.
“Come Confagricoltura – conclude Montemaggi – saremo parte attiva nell’evidenziare alle istituzioni l’aggravarsi delle difficoltà delle imprese agricole a seguito delle calamità naturali che stanno colpendo il territorio con crescente intensità e frequenza, in aggiunta ai già notevoli danni causati dagli insetti e dalla fauna selvatica segnalati in più occasioni”.
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