La Romagna dice addio a Maria Grazia Maioli: la "passionaria" dell'archeologia


Si è spenta l'archeologa Maria Grazia Maioli, funzionario emerito della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna. Aveva 81 anni, molti dei quali spesi per valorizzare il patrimonio storico e artistico della Romagna e alla tutela nel territorio romagnolo, che ha portato a numerosi rinvenimenti tra Ravenna, Cesena e Rimini. A Rimini aveva seguito con passione gli scavi per la domus del chirurgo. Grande studiosa si è dedicata ad articoli, studi e mostre incentrati su diversi aspetti dell’archeologia classica e della relativa cultura materiale. Numerose anche le pubblicazioni dedicate a Rimini e ai suoi tesori. Era una convinta sostenitrice della necessità di condurre altri scavi all’anfiteatro romano, per recuperare e valorizzare il monumento. Nata a Ravenna nel febbraio del 1944, dopo aver frequentato il liceo classico si era laureata a Bologna in archeologia. Era nota anche per la sua attività di divulgatrice e il suo grande entusiasmo per la materia l'avevano portata ad essere definita la ’pasionaria’ dell’archeologia.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, si unisce al cordoglio per la sua scomparsa: "Grande divulgatrice della vita quotidiana antica e dei suoi vari aspetti, le sue conversazioni e le sue conferenze sono ancora nei ricordi di studiosi, professionisti e appassionati di archeologia"