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Deve stare lontano dalla moglie, ma il giorno dopo torna e la minaccia di morte: arrestato

In foto: repertorio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 3 min
Gio 23 Nov 2023 17:23 ~ ultimo agg. 1 Giu 05:30
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Martedì ha ricevuto la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla moglie, che nell’ultimo periodo aveva più volte picchiato e minacciato di morte. Il giorno seguente, come se niente fosse, si è introdotto nuovamente nell’abitazione di famiglia e ha cercato di intimidire la consorte per indurla a ritirare la denuncia sporta alcune settimane prima nei suoi confronti, altrimenti:“Ti scanno, ti taglio la gola”. La donna, senza farsi vedere, è riuscita a prendere il cellulare e inviare ad un carabiniere un sms in cui chiedeva aiuto. E’ così che il marito, un 62enne riminese, ieri sera (martedì) è stato arrestato in flagranza dai poliziotti delle Volanti, allertati proprio dal militare dell’Arma. Al loro arrivo, l’uomo, che era ancora all’interno dell’abitazione, ha giustificato la sua presenza in questo modo: “Non so dove altro andare se non su una panchina del parco, questa è casa mia”. Poi, prima di essere portato via, si è lasciato andare a nuove minacce: “Tanto torno a casa, prima ti sgozzo, poi ti ammazzo”. Questa mattina per l’uomo è scattato un aggravamento della misura chiesto dal pm Davide Ercolani e, al termine dell’udienza in tribunale, è stato subito condotto nel carcere dei Casetti.

La donna, 60 anni, lo scorso 3 novembre lo aveva denunciato per maltrattamenti e lesioni. Alla denuncia aveva allegato le foto dei lividi e delle escoriazioni provocate dalle percosse ricevute dal consorte e un referto ospedaliero con relativa prognosi di 15 giorni. Anche il figlio, sentito come persona informata sui fatti, aveva confermato le tensioni tra il padre e la madre. Colpi con la fibbia della cintura sulle gambe, schiaffi e pugni in faccia. Violenze fisiche a cui si sommavano quelle verbali: “Io sono il padrone, tu devi vivere come dico o ti spacco tutte le ossa”. Nell’ultimo periodo in più occasioni la 60enne si era rifiutata di avere rapporti intimi con il marito, scatenando la sua rabbia: “Tu sei mia moglie e mi devi fare il servizio”.

Per la gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, che sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri di Rimini e coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, aveva emesso il primo provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, l’indagato tratta la moglie “come una sorta di proprietà anche per ‘fruire’ dei rapporti sessuali”. Grazie alla fiducia che la vittima ha mostrato nelle forze dell’ordine, il marito è stato prima allontanato e infine arrestato. Un intervento tempestivo, quello di magistratura e forze dell’ordine, che ha permesso di bloccare sul nascere gli intenti omicidi del 62enne.

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