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IL RACCONTO

Degrado lungo gli argini del Marecchia, la visita della Lipu Rimini

In foto: foto di gruppo dei visitatori
foto di gruppo dei visitatori
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 10 Nov 2025 11:42 ~ ultimo agg. 11:46
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Riceviamo e pubblichiamo il racconto di una nuova camminata lungo il Marecchia organizzata dalla Lipu Rimini per testimoniare le condizioni di degrado in cui versano gli argini:

“Si è svolta la seconda delle nostre camminate lungo gli argini del Marecchia, il tratto urbano chiamato deviatore: un’oasi di biodiversità nel cuore di Rimini. Questa volta ci siamo concentrati sulle rive a nord del ponte dello scout, dove si trovano le postazioni dei pescatori, rilevando purtroppo una situazione gravissima, che denunceremo formalmente agli organi competenti. Non è accettabile che una pratica come la pesca, che dovrebbe essere regolamentata nel rispetto dell’ambiente, si trasformi in una simile fonte di degrado e inquinamento. Se non vengono garantiti controlli rigorosi e continuativi, il danno ambientale continuerà ad aggravarsi e ogni sforzo di tutela del fiume Marecchia e del suo fragile ecosistema sarà vano. Delle due l'una: o vengono intensificati i controlli o viene impedita la pesca. Non è giusto che i pescatori abbiano la libertà di pescare se con questo diritto acquisito generano tonnellate di rifiuti destinati al mare. Abbiamo raccolto centinaia di bottiglie di plastica e di vetro, scatolette di mais (perché si pescano le carpe, con il mais) interrate o riposte tra le canne, immerse dentro la vegetazione, e tanti altri rifiuti. Argini di fiume trattati come discariche a cielo aperto, o come stanze di casa propria. Per non parlare delle reti, che sono illegali: è reato pescare con le reti, e abbiamo trovato anche quelle! Dove siamo passati abbiamo rimosso tutto, abbiamo riempito decine e decine di sacchi, anche differenziando tra vetro e plastica, ma c’era veramente di tutto. Eravamo 15 e abbiamo lavorato per 50. Non vogliamo che le Istituzioni ci ringrazino, ma pretendiamo che agiscano per il bene del fiume, del mare e di noi tutti. Le cose possono cambiare se dal basso il nostro amore verso il fiume ci porterà sempre di più a conoscere e ad agire, ma abbiamo bisogno della politica. Ne hanno bisogno le tantissime creature animali e vegetali che abitano il nostro amico e concittadino Marecchia: ne ha bisogno l’acqua. Prima di iniziare a pulire siamo rimasti fermi ad osservare l’avifauna dal ponte dello scout: perché il sentimento della meraviglia è sempre il nostro punto di partenza. Prossimo appuntamento sabato 22 novembre: ci dedicheremo alla foce, sempre accompagnati dalla voce dell'usignolo di fiume”

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