Degrado e prostituzione. Amministrazione e SILB rispondono agli albergatori
Così l’Amministrazione Comunale di Riccione, ribadendo la piena consapevolezza del fenomeno, risponde alla lettera dell’Associazione degli Albergatori (vedi notizia), sottolineandone i “toni urlati”.
Per sua natura il provvedimento – ricorda l’Amministrazione Comunale – per non esser impugnabile, deve avere orizzonti di tempo e di territorio limitati. Il suo valore sta soprattutto nell’effetto di deterrente soprattutto nei confronti dei clienti delle prostitute.
L’ordinanza riguarderà le vie Torino e Milano viale D’Annunzio fino a confine con Rimini e le strade adiacenti, la Statale 16 compresa fra il confine con Rimini e con Misano. L’ordinanza sanzionerà la fermata e la sosta delle automobili per la contrattazione, il decoro dell’abbigliamento e dei comportamenti, l’adescamento.
Saranno pertanto confermati tutti i turni di pattugliamento serale e notturno da parte della Polizia municipale, anche con l’impiego costante della Stazione mobile in dotazione al nostro Comando, con particolare attenzione al tratto di litoranea che va da piazzale Azzarita ai confini con Rimini.
Con gli albergatori si condividono “la proposta e l’organizzazione di iniziative ed eventi che, agendo sull’intrattenimento, la musica e una maggior qualità dell’offerta turistica possa tenere lontani i traffici e il malaffare”.
Con l’auspicio che il completamento del nuovo Lungomare Tre che allunga la passeggiata fino a piazzale Azzarita possa costituire anche un nuovo utilizzo e presidio di aree finora a rischio.
Meno diplomatica la risposta del presidente del regionale del SILB, il sindacato dei locali da ballo, Gianni Indino che parla di “ennesimo attacco pretestuoso e ‘sconsiderato’ ai locali del Marano” che invece “fungono da argine nei confronti dell’illegalità, perché presidiano il territorio, creano importanti flussi di persone, illuminano, impiegano personale di vigilanza che controlla l’intera area. I nostri locali sono vittime non carnefici, perché subiscono il degrado delle colonie e le problematiche create dai balordi che le frequentano”.
Indino poi ricorda il protocollo proposto ad Amministrazione e categorie proposto all’Amministrazione e alle altre categorie economiche in cui i locali del Marano “si impegnano a garantire, tra le altre cose, un maggiore presidio del territorio, più personale di sorveglianza, maggiore illuminazione dell’area e l’utilizzo di telecamere anche nelle aree esterne dei locali. Un protocollo che trova tutti d’accordo, con qualche riserva proprio degli Albergatori che, tuttavia, speriamo sciolgano, affinché da legittime preoccupazioni si passi a soluzioni concrete, da mettere in campo urgentemente per il bene della città”.












