Indietro
menu
risoluzione in regione

Declassamento comuni montani. Gruppo PD : rivedere i criteri

In foto: i consiglieri del PD
i consiglieri del PD
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 16 Dic 2025 14:34 ~ ultimo agg. 14:42
Tempo di lettura 2 min

Sul tema del declassamento di numerosi Comuni montani il Gruppo Pd regionale presenterà una risoluzione in Assemblea legislativa con cui impegna la Giunta regionale a farsi promotrice, in sede di Conferenza delle Regioni, di una richiesta formale di revisione dei criteri adottati dal Governo. "Criteri che - spiegano i promotori -, basandosi prevalentemente su altimetria, pendenza e prossimità territoriale, rischiano di cancellare la montanità – e con essa le risorse dedicate – a circa il 30% dei Comuni oggi riconosciuti come tali, colpendo in modo particolarmente grave l’Appennino e l’Emilia-Romagna, dove oltre il 40% dei 121 Comuni montani perderebbe la classificazione.

Una posizione condivisa da numerosi sindaci appenninici, oltre che da ANCI e UNCEM, che hanno espresso forte preoccupazione per le ricadute dei nuovi criteri. 

Con questa risoluzione – ha dichiarato Daniele Valbonesi, consigliere regionale PD e primo firmatario – chiediamo al Governo di fermarsi e rivedere criteri che sono sbagliati nel metodo e nel merito. La montagna non è solo una questione di metri sul livello del mare: è fatta di comunità, di servizi da garantire, di lavoro, di presidio del territorio e di sicurezza idrogeologica. Tagliare i Comuni montani significa colpire tutto questo e mettere a rischio anni di politiche virtuose”.

Sulla stessa linea la vicecapogruppo PD Alice Parma, che ha sottolineato: “È paradossale che, invece di aumentare le risorse per le zone montane, ferme a 200 milioni di euro annui dal 2021, il Governo scelga di ridurre gli aventi diritto, contrapponendo territori che dovrebbero invece essere tenuti insieme. La nostra Regione dimostra che investire sulla montagna funziona: chiediamo che questa esperienza venga ascoltata e che i criteri nazionali tengano conto anche degli aspetti sociali, economici, culturali e infrastrutturali”.

Altre notizie