Indietro
menu
la decisione del gup

Dassilva rinviato a giudizio per l'omicidio di Pierina Paganelli

In foto: Louis Dassilva mentre viene arrestato dalla Mobile (foto Migliorini)
Louis Dassilva mentre viene arrestato dalla Mobile (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Lun 14 Lug 2025 13:43 ~ ultimo agg. 19:48
Tempo di lettura 2 min

Dopo quasi due anni dall'uccisione di Pierina Paganelli, Louis Dassilva dovrà affrontare un processo in corte d'Assise per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abbietti, dalla crudeltà nei confronti della vittima, uccisa con 29 coltellate e dall'aver commesso il fatto in orario notturno e approfittando delle condizioni di tempo, di luogo e di persona tali da ostacolare la privata difesa. La prima udienza è stata fissata il prossimo 15 settembre. Vano il tentativo dei difensori di Louis di chiedere al gup Raffele Deflorio l'ammissione al rito abbreviato, che in caso di approvazione avrebbe comportato per il senegalese lo sconto di un terzo della pena. Il quadro accusatorio, infatti, ha retto e il gup ha riconosciuto l'esistenza di tutte e quattro le aggravanti contestate. 

https://www.icaroplay.it/programmi/omicidio-paganelli-dassilva-a-processo-il-15-settembre-la-prima-udienza/

Secondo il sostituto procuratore Daniele Paci, che ha coordinato le indagini della Squadra Mobile di Rimini, Dassilva ha ucciso la 78enne per assicurarsi la prosecuzione della relazione extraconiugale con Manuela Bianchi e, al contempo, per evitare che Pierina potesse scoprirlo e rivelare tutto a sua moglie, Valeria Bartolucci. Poi, una volta commesso il delitto, l'imputato si è allontanato per disfarsi dell'arma, che non è mai stata ritrovata. I difensori di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, che continuano a credere nell'innocenza del loro assistito, attendono l'esito dell'incidente probatorio sui suoni e sulle voci captate la mattina del 4 novembre 2023, nel garage di via del Ciclamino, dalla telecamera di un condomino posizionata all'interno di un box. Riscontri, secondi la difesa, determinanti per confermare la veridicità delle dichiarazioni di Manuela Bianchi, che nel marzo scorso, davanti al gip Vinicio Cantarini, aveva accusato l'ex amante di averla avvertita il giorno dopo il delitto che dietro la porta tagliafuoco c'era il corpo di una donna senza vita.   

Altre notizie
di Icaro Sport
di Icaro Sport
VIDEO