Covid. L’ex commissario Venturi: qualche eccesso di sicurezza, tutto dipende da noi


L’ex commissario regionale per l’emergenza covid, Sergio Venturi, dopo molte settimane di silenzio, affida alla sua pagina facebook una riflessione sull’attuale situazione. “Non riusciamo a eradicare il virus soprattutto per responsabilità che ci riguardano direttamente” scrive, spiegando che ci stiamo un po’ dimenticando le tre regole per evitare nuovi contagi: distanziamento fisico, mascherine e igiene delle mani e delle superfici. Venturi invita “a non mollare o dimenticarci quello che è accaduto” ma evidenzia anche che “i nuovi casi sono mediamente più leggeri“. Per quanto riguarda i nuovi focolai “sono tutto sommato prevedibili – dice l’ex commissario – qualche festa e qualche area dove la troppa sicurezza fa qualche brutto scherzo come in alcuni magazzini e come alcune sedi della catena del freddo come impianti di lavorazione alimentare“. E guardando al futuro “tutto dipende da noi, è tutto nelle nostre mani” conclude “Responsabilità e Rispetto. Sempre“.
Il post di Sergio Venturi
Seguo sempre tutti voi che seguite la pandemia. Ognuno di noi vorrebbe che l’estate servisse a portare a zero i nuovi contagi ma non sarà così…
Già è tantissimo che siano andati a zero nella nostra regione i decessi e anche quelli del Paese sono numeri assolutamente contenuti. Non riusciamo a eradicare il virus soprattutto per responsabilità che ci riguardano direttamente. Ci sono soltanto tre cose da fare per impedire nuove infezioni e le conosciamo bene: distanziamento fisico, mascherine e igiene delle mani e delle superfici, non è difficile ma un po’ ce lo stiamo dimenticando. Qualche infezione arriva di ritorno da nostri connazionali che tornano dalle vacanze o da qualcuno che torna per lavoro in Italia, ma i numeri sono molto contenuti e tutto sommato tranquillizzanti. Sta succedendo in Italia quello che in Corea sono abituati a vedere e a fronteggiare da diversi mesi: qualche nuovo piccolo focolaio. Le sedi dei nuovi focolai sono tutto sommato prevedibili, qualche festa e qualche area dove la troppa sicurezza fa qualche brutto scherzo come in alcuni magazzini e come alcune sedi della catena del freddo come impianti di lavorazione alimentare. Dobbiamo imparare a convivere con questo virus fin tanto che non ci saranno gli anticorpi monoclonali che sono in fase di sperimentazione e promettono bene, oppure i nuovi vaccini. Sei mesi? Nove mesi? Non tanto. In questo periodo non dobbiamo mollare o dimenticarci quello che è accaduto e quindi continuare a rispettare le regole che insieme abbiamo imparato. I nuovi casi sono mediamente più leggeri tanto che nella nostra regione le persone ricoverate sono da qualche tempo meno di 100 e meno di 10 quelle in terapia intensiva. La carica virale, grazie alle mascherine che portiamo, all’igiene che sappiamo praticare e al distanziamento fisico è assai bassa. Per questo la malattia è mediamente più lieve. Come ci siamo detti nelle ultime occasioni tutto dipende da noi, è tutto nelle nostre mani. Cerchiamo di fare in modo che questo tempo, fino al vaccino o alla cura con gli anticorpi, passi e ci lasci indenni. Tutto qui. L’estate è ancora lunga e abbiamo tempo per prepararci all’autunno e all’inverno che seguirà. Per fortuna al momento i litigi tra i virologi sono quasi cessati e questo è già moltissimo. Meglio impegnarsi sui problemi che non dover sempre subire o smentire i catastrofisti a buon mercato. Stiamo tutti bene e un abbraccio a tutte e tutti. Responsabilità e Rispetto. Sempre.