Corazzi (PD): le imprese messe in crisi da un Governo che tassa e fa la vittima
“Colpisce leggere che proprio chi ha costruito la propria identità politica sull’idea di “meno tasse e più libertà d’impresa” stia invece aumentando la pressione fiscale sulle aziende per oltre 5,2 miliardi di euro in soli tre anni, come riportato ierdal Sole 24 Ore. È una misura che suscita forte preoccupazione, soprattutto in un Paese come il nostro, dove il tessuto produttivo è formato in gran parte da piccole e medie imprese, spesso già alle prese con costi crescenti e mercati difficili”. Lo afferma la segretaria del PD Provinciale di Rimini Giulia Corazzi.
“Siamo di fronte a un Governo che si vanta di essere tra i più longevi della storia repubblicana, ma che, proprio in questo arco temporale, non è riuscito a mettere in campo riforme strutturali capaci di incidere davvero sulla semplificazione e sulla competitività del sistema produttivo. Al contrario, le scelte di bilancio sembrano penalizzare chi lavora e investe, aggiungendo ulteriori pesi in un momento di forte incertezza economica” aggiunge, ponendo l’attenzione sul nostro territorio: “Nella nostra provincia questo si traduce in un impatto diretto su comparti fondamentali - prosegue la Corazzi - Penso, solo per citarne alcuni, al distretto tessile di San Giovanni in Marignano, al mondo del turismo o delle costruzioni, che già oggi devono far fronte a costi energetici elevati e una burocrazia ancora troppo pesante. Settori vitali che rappresentano un presidio di sviluppo e occupazione prezioso per il nostro territorio, e che avrebbero bisogno di politiche di sostegno e investimenti mirati, non di nuovi oneri. Le aziende italiane operano in un contesto competitivo complesso, condiviso con diversi Paesi europei, ma partendo da condizioni molto più svantaggiate, in primis sul versante dell’energia. Per chi fa impresa, è come correre la stessa gara con il vento contro rispetto ai propri concorrenti. Su ogni fronte, dall’inflazione alla pressione fiscale, passando per il costo della vita, i numeri segnano un aumento, tutti con il segno ‘più’”.
La conclusione: “Di fronte a questa realtà, la strategia è sempre la stessa: distogliere l’attenzione, spostare il dibattito pubblico, agitare ogni giorno una nuova polemica, inventare un nuovo pretesto di vittimismo. Ma il vero vittimismo non è quello recitato davanti alle telecamere o con un post sui social. Le vere vittime sono le famiglie, i cittadini e le imprese che ogni giorno subiscono le conseguenze e l’immobilismo di una politica senza direzione". Il Partito Democratico, assicura la Corazzi, "continuerà a chiedere politiche che diano respiro a chi lavora e investe, con misure concrete per ridurre i costi, semplificare le regole e sostenere la crescita. Perché chi produce occupazione e innovazione sui territori, oggi, ha bisogno di una politica che crei condizioni favorevoli, non nuove difficoltà”.












