Condannati due napoletani per rapina in banca del ’98


I due imputati, Vincenzo Avitabile, 39 anni, e Massimo
Perrone, 27, entrambi napoletani, sono stati riconosciuti
colpevoli del colpo che fruttò un bottino di poco meno di
sette milioni di lire.
Ad agire all’interno dell’agenzia fu
Perrone, inquadrato dalle telecamere interne, mentre il complice
restò fuori a causa del blocco del ‘bussolotto’ azionato da un’impiegata.
Il bandito all’interno, armato di taglierino, riuscì
comunque a farsi consegnare i contanti e a ricongiungersi all’uscita con il complice.
Durante la fuga a bordo di
un’utilitaria, i due però ebbero un piccolo incidente con un
camion e l’autista annotò il numero di targa. I poliziotti
scoprirono così che l’auto risultava intestata alla moglie di
Perrone.
La donna denunciò il furto, ma solo qualche ora dopo
la rapina: messa sotto torchio, svelò agli investigatori di
aver seguito le indicazioni del marito che fu arrestato pochi
giorni.
Da un colloquio tra la moglie di Perrone e la
convivente di Avitabile, intercettato dalla polizia, gli
investigatori risalirono anche al complice che però ha sempre
negato la sua partecipazione al colpo.