Concessioni, Regione al lavoro con comuni e categorie per linee guida condivise


Dopo le dichiarazioni del ministro Salvini che dal TTG ha lanciato il guanto di sfida all'Europa sugli indennizzi e chiesto ai comuni di attendere per redigere i bandi, la Regione Emilia-Romagna rilancia sulle concessioni demaniali. E lo fa, chiamando Comuni costieri, associazioni di categoria, sindacati e rappresentanze del settore turistico ad un lavoro di coordinamento sull’applicazione della direttiva Bolkestein. L'obiettivo è quello di riattivare i tavoli regionali per definire linee guida comuni e costruire una piattaforma utile a garantire una applicazione omogenea sul territorio regionale, per salvaguardare il sistema turistico. Ma la Regione intende anche presidiare i prossimi passi annunciati dal Governo e assicurare che gli annunciati nuovi provvedimenti normativi, a partire dalla riforma del codice della navigazione e il decreto indennizzi, leggano le necessità del sistema balneare dell’Emilia-Romagna.
Questi i temi emersi durante gli incontri promossi dall’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, con i rappresentanti dei comitati balneari, i Comuni costieri, le associazioni di categoria e i sindacati.
“L’Emilia-Romagna fa squadra, a tutti i livelli, seguendo la sua migliore tradizione – ha dichiarato l’assessora Frisoni–. I tempi sono stretti e il quadro normativo purtroppo non è stato ancora definito in modo chiaro, il che non solo apre a una molteplicità di contenziosi, ma lascia scoperti anche temi fondamentali per garantire una gestione armonica di questa fase delicatissima, a partire dalla definizione di equi indennizzi e dalla garanzia di continuare sempre a offrire servizi di qualità per i nostri turisti. Lavoriamo insieme a sindaci, associazioni e operatori per elaborare linee guida condivise e proposte unitarie, con l’obiettivo di tutelare il nostro sistema balneare e accompagnare i territori in un passaggio complesso ma fondamentale. Il tema non riguarda infatti solo le spiagge, ma l’intera filiera turistica della costa, con un impatto diretto sull’economia regionale e sull’occupazione. Per questo è indispensabile un approccio coordinato e la piena partecipazione di tutti i livelli istituzionali”.
“Abbiamo la responsabilità di governare al meglio questa partita e le sfide che essa pone- ha aggiunto-, e lo faremo rafforzando un metodo di lavoro unitario e condiviso con i principali attori dei territori per difendere e valorizzare un sistema economico e turistico strategico per l’Emilia-Romagna, che coinvolge migliaia di imprese e lavoratori”.
Frisoni ha sottolineato anche la necessità di sostenere i Comuni costieri, spesso in prima linea ma con risorse limitate, in una fase che richiede certezze normative e strumenti adeguati.
“I Comuni sono stati lasciati soli finora a gestire procedure complesse- ha concluso- e, come emerso oggi dalle notizie di stampa, non solo non hanno nessuna compartecipazione ai canoni demaniali, ma rischiano pure di dover rinunciare a una quota degli eventuali aumenti della tassa di soggiorno, che lo Stato intende trattenere fino al 30%. Serve un impegno comune per garantire equilibrio, sostenibilità e autonomia ai territori”.