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Concessioni e antincendio. Approvati gli odg di Petitti e Arlotti

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Sab 21 Dic 2013 13:58 ~ ultimo agg. 17 Mag 00:27
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La nota stampa di Emma Petitti (pd)

Rivedere in tempi brevi la normativa che regola il comparto turistico balneare, confrontandosi con le associazioni rappresentative del settore e rivendicando in Europa il riconoscimento della specificità delle imprese italiane. E’ il preciso impegno chiesto al Governo dall’ordine del giorno sottoscritto dal deputato PD riminese Emma Petitti e approvato ieri sera alla Camera.

“Il turismo balneare e le imprese che vi operano sono parte fondamentale della nostra economia e delle nostre potenzialità di sviluppo – evidenzia Petitti -. È essenziale che si realizzino investimenti, si rafforzi la struttura delle imprese, si qualifichi il lavoro, accanto alla salvaguardia e valorizzazione del litorale. Ma il settore vive da anni in una situazione di incertezza per l’applicazione della normativa europea sulla concorrenza, con la conseguente riduzione della propensione ad investire e a qualificare”.

E’ necessario invece dare agli operatori certezze e chiarezza sulle prospettive, così come strumenti alle regioni e agli enti locali, continua la parlamentare. “Dopo la risposta data al problema dei canoni pertinenziali, dobbiamo rivendicare in ambito comunitario il riconoscimento della specificità del settore: nell’ambito dell’applicazione della Direttiva sui Servizi si possono individuare gli spazi per una soluzione adeguata alle imprese che hanno investito e investono, che creano lavoro e assicurano qualità del servizio, garantendo condizioni di concorrenza leale”.

Occorre inoltre intervenire tempestivamente con nuove normative nazionali, aggiunge Petitti. “La soluzione è la legge quadro per un riordino complessivo in materia di concessioni del demanio marittimo e dei relativi canoni. Una revisione che dovrà essere definita con il pieno coinvolgimento degli Enti Locali e delle Regioni. Si tratta di questioni che riguardano la proprietà pubblica di beni inalienabili, che hanno bisogno al contempo di una gestione e valorizzazione che solo l’impresa tradizionalmente radicata nel settore è in grado di assicurare. Questo processo deve fondare un nuovo patto tra lo Stato, nelle sue articolazioni, ed il sistema delle imprese del settore, basato sulla valorizzazione di un bene comune, sul fatto che la comunità deve avere beneficio dall’utilizzo di tale bene a fini economici, sulla fedeltà fiscale e sul superamento di ogni pura rendita di posizione”.

La nota stampa di Tiziano Arlotti (pd)

Sospendere i termini previsti per l’adeguamento degli alberghi alle disposizioni antincendio, rimodulare i tempi e le modalità di applicazione delle norme in attesa della loro modifica. Sono i fronti su cui l’ordine del giorno presentato dal deputato PD riminese Tiziano Arlotti e approvato oggi alla Camera impegna il Governo. Obiettivo, tenere alta l’attenzione sull’argomento e aiutare le strutture ricettive, in particolar modo quelle medio-piccole, ad uniformarsi alla normativa antincendio concedendo maggiori margini per l’adeguamento.

“Il decreto del Ministro dell’interno 16 marzo 2012 introduce il piano straordinario biennale per l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi delle strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque posti letto – ricorda Arlotti -, che non abbiano già completato l’adeguamento. Da parte delle strutture medio-piccole vi sono però oggettive difficoltà a rispondere a tutte le prescrizioni della legge. E’ necessario perciò che le disposizioni del decreto del Ministero dell’interno 1994 sulla regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere vengano aggiornate semplificando i requisiti prescritti. Questo vale in particolare per le strutture ricettive turistico-alberghiere fino a 50 posti letto. L’ordine del giorno impegna perciò il Governo a rivedere la regola tecnica sospendendo fino a quel momento l’applicazione del decreto del 2012. Mi impegnerò inoltre affinché nei prossimi giorni, quando approderà per la conversione alla Camera il decreto sugli enti locali, vada a buon fine la proroga contenuta nell’emendamento già licenziato dal Senato”

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