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Indennizzi, non c'è diritto

Concessioni balneari. Federconsumatori: i comuni partano con bandi trasparenti

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 13 Ott 2025 17:28 ~ ultimo agg. 17:38
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"L'opportunismo e immobilismo del Governo non può essere un pretesto per la Regione ed i Comuni della Riviera (e non solo) sul non procedere ai bandi di gara". Lo afferma Federconsumatori Rimini intervenendo sul tema delle concessioni demaniali.

La premessa: "La stagione balneare 2025 è oramai alle spalle  è stata caratterizzata, da performance non brillanti per il nostro turismo, dai costi dei servizi  sempre più cari di anno in anno e dal crescente fenomeno di episodi di divieto di accesso agli stabilimenti balneari, facendo immaginare che chi ha avuto in concessione dal demanio una parte di suolo demaniale (spiaggia) si senta il “padrone” di un bene pubblico".

I bandi, per Federconsumatori, "devono essere conformi alle direttive Europee e con regole chiare trasparenti che partano dal presupposto fondamentale che il demanio marittimo è un bene pubblico e pertanto appartiene a tutti e secondo tale principio il suo utilizzo, se pur in concessione, deve tenere conto prima di tutto, degli interessi dei cittadini.
In questi anni si sono susseguiti  interventi dell’autorità per la concorrenza che hanno  sconfessano le delibere di proroga dei comuni e per Federconsumatori occorre fare in fretta e non attendere il 2027 per per uscire da una situazione di incertezza e confusione, formulare un proposta seria e soprattutto in coerenza con la legislazione europea". In particolare, in relazione ad eventuali indennizzi per i concessionari di stabilimenti balneari, si ricorda la pronuncia (2024) dell’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea sul non diritto dei balneari a indennizzi per i beni incamerati. 

Federconsumatori di Rimini auspica che "il Governo, la Regione e i comuni  si  confrontino in un percorso realmente partecipato e non solo con le rappresentanze di impresa, ma anche con le forze sociali e le associazioni dei consumatori,  partendo dal fatto che il demanio marittimo è un bene comune e non solo di pochi". 

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