Concerti nella ex Polveriera. Ambientalisti contrari: bene "regalato" a privati
Il progetto di valorizzazione dell’area ex Polveriera di via Piemonte a Riccione (in zona San Lorenzo) finisce sotto la lente di ingrandimento delle associazioni ambientaliste ed animaliste che contestano la decisione del comune di affidare l’area ex Polveriera, attigua al tratto nord del Marano, alla società Hi Riviera Srl per la realizzazione di eventi musicali all’aperto già dall’estate 2026. Gli attivisti plaudono invece l’Assessorato Ambiente per aver ottenuto il finanziamento di 756mila euro dalla Regione per rinaturalizzare il torrente Marano e la sua biodiversità.
Concetti espressi dalle associazioni (Ambiente & Salute Riccione, Anpana Rimini, Lipu Rimini, WWF Rimini) in un incontro in comune con l’Assessore Cristian Andruccioli, la Dirigente Tecla Mambelli e i suoi Tecnici dott. Mario Sala e dott.ssa Rosa Coppola.
Gli ambientalisti richiamano la determina di Giunta dell'agosto scorso nella quale si evidenzia come l’area di 55.788 mq, che per decenni fu sede militare e deposito di materiali bellici del Ministero della Difesa, diventerà, per due anni, un luogo per concerti. In cambio della manutenzione del verde, ossia decurtate le spese di pulizia e cura dell’area, il Comune riceverà dalla società Hi Riviera Srl un canone annuo di affitto di euro 18.300. Una cifra ritenuta "simbolica" dalle associazioni, "che di fatto regala ad un privato un bene pubblico di grande valore naturalistico , riducendo a poco più di nulla il ritorno economico per la città e i cittadini".
"Ci chiediamo come possano convivere due finalità pubbliche esattamente opposte - si legge in una nota -: da un lato, la valorizzazione naturalistica di flora e fauna del torrente Marano previsti dal progetto RECORE, dall’altro eventi musicali estivi notturni, inevitabilmente impattanti su un ecosistema fragile e prezioso. Concerti che dovrebbero richiamare decine di migliaia di giovani, a latere di una zona – San Lorenzo – che è tra le più urbanizzate e dense di Riccione, con strade ridotte, senza servizi bus o navette, e prospiciente un fiume che, se non transennato, potrebbe diventare un pericolo per l’incolumità pubblica delle persone o che potrebbe esondare – come spesso accade – in caso di alluvioni. Inoltre ci chiediamo se la finalità pubblica di tutela naturalistica del torrente Marano in seno al progetto RECORE non sia in contrasto con lo scopo lucrativo del privato a cui si è affidata l’area dell’ex Polveriera. Oltretutto la società Hi Riviera Srl dovrà provvedere alla cosidetta “manutenzione del verde per renderla fruibile”, e su questo aspetto chiediamo massima trasparenza nel comunicarci in cosa consisterebbe tale sistemazione".
"Vorremmo sapere sin da ora, in modo documentato - chiedono le associazioni - come e cosa verrà tagliato o rasato esattamente? Occorre ricordare infatti il valore intrinseco del bosco presente all’interno dell’area, soprattutto di questi tempi. Tempi in cui le aree verdi andrebbero ancor di più tutelate e valorizzate, non sfruttate e calpestate."
Gli ambientalisti hanno chiesto un nuovo incontro alla Sindaca Daniela Angelini e all’Assessore al Patrimonio Alessandro Nicolardi, e hanno concordato con l’Assessore Ambiente Andruccioli di poter eseguire con tecnici ed esperti comunali un sopralluogo-monitoraggio nell’area, con particolare attenzione all'avifauna presente.
"Restano - conclude la nota - il dispiacere e la netta contrarietà per l’ennesimo esempio di uno spazio naturale concepito come palcoscenico, senza alcun tipo di considerazione per la vita della natura selvatica ivi presente e per i benefici ecosistemici che derivano da quella presenza a tutta la comunità umana".












