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Campagna assicurativa Inail contro infortuni casalinghe. Assicurate in 8.253

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 23 Gen 2012 15:22 ~ ultimo agg. 15 Mag 11:06
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Scivolate in casa, cadute per le scale, ma anche tagli e ustioni. Sono questi gli infortuni più frequenti a cui vanno incontro le casalinghe, categoria esclusa dal sistema previdenziale ma che può provare ad auto tutelarsi sottoscrivendo all’Inail l’assicurazione contro gli infortuni domestici. Un’assicurazione che costa 12,91 euro all’anno, gratuita per le fasce svantaggiate, rivolta alle persone tra i 18 e i 65 anni che lavorano solo in casa. In Italia si contano oltre 5milioni di casalinghe: un terzo sono assicurate. A Rimini nel 2011 sono state 8253, in leggera flessione rispetto al 2010. In stragrande maggioranza sono donne, italiane, 500 circa le straniere, ma c’è anche un 1% di uomini. Per vedersi però riconosciuta la rendita l’infortunio deve essere grave. A livello nazionale dal 2001 su 15mila denunce presentate le rendite sono state solo 802, 30 per persone decedute. A Rimini nel 2010 su 18 denunce nessun riconoscimento, 2 invece le rendite ottenute nel 2011 su 8 infortuni denunciati, per un femore rotto e una frattura vertebrale.
“La casalinga infortunata – spiega Sergio Samorì, direttore Inail Rimini – si vede riconosciuta una rendita Inail solo però a partire da un danno del 27%. Deve quindi essere un infortuno relativamente grave. La rendita può andare da 120 euro a 1500 euro in caso di morte”. Il danno mortale è risarcito dal 2006. Da allora anche a Rimini se ne è registrato uno, nel 2008, causato da gravi ustioni. Le associazioni che tutelano le casalinghe stanno cercando di abbassare la percentuale di invalidità, di aumentare l’età fino a 70 anni e di ampliare il bacino anche alla casalinghe part-time. Una spinta al cambiamento sostenuta anche dall’amministrazione comunale di Rimini.
“Sostengo il cambiamento della legge – spiega Nadia Rossi, assessore alle politiche di genere e del lavoro Rimini – legge che comunque, almeno in parte, ha visto riconosciuto il lavoro di queste persone, che io considero protagoniste silenziose della nostra società. Vorrei che le casalinghe fossero orgogliose del loro lavoro, e vorrei che chi è fuori capisse il valore, la dedizione e l’impegno che mettono nel loro lavoro quotidiano.”

Per info: www.inail.it

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