Bryan Adams, lo show di un ragazzo di 58 anni


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Quella di ieri sera era la penultima tappa del tour de force italiano che si chiude questa sera a Bolzano con sei concerti in sette giorni su e giù per lo stivale. E all’RDS Stadium non c’era il tutto esaurito. Ma Bryan Adams e la sua band a risparmiarsi non ci hanno pensato neanche per un secondo, regalando al pubblico oltre due ore di spettacolo di sano e onesto rock & roll, quello che ha permesso al rocker dell’Ontario di farsi apprezzare lungo ormai quattro decenni. Anche da chi non appartiene allo zoccolo duro dei suoi fans: ma se oggi Bryan Adams resta sulla breccia lo deve anche alla ritrosia per le pose da rockstar e alla coerenza con l’impegno di far star bene il suo pubblico. Sia che si tratti di emozionarlo (Heaven e Everything I do i magic moment nella sezione ballad). Che di metterlo di buonumore (da This time a Can’t stop this thing we started e Back to you). O di fargli muovere il bacino, come spiega con colorita espressione italiana introducendo il rockabilly di You belong to me.
- il concerto all’RDS Stadium
- Bryan Adams sul palco
- Adams e Scott 1987
- Adams e Scott 2017 (FB Bryan Adams)
Nella band storica che lo accompagna dagli anni ’80 si segnala il chitarrista Keith Scott, vero animale da palco. Adams si ritaglia i suoi spazi acustici dove risalta la sua voce di carta vetrata, e nei bis regala anche qualche aneddoto tragicomico sulle sue esperienze in Italia. Poi accenna un pezzo di “O sole mio”, in ricordo di Luciano Pavarotti che lo chiamò a cantarla a Modena.
Il viso è segnato dai 58 anni e le t-shirt e i giubbotti di jeans hanno lasciato spazio a più signorili completi neri. Ma Bryan Adams resta inesauribile, corre, salta ed esalta il pubblico. Tenendo fede in modo più che dignitoso al proposito che dà il titolo a uno dei suoi successi: diciottenne finchè campo.