Indietro
menu
Newsrimini Rimini

Botti di Capodanno. La polizia mette in guardia: occhio alle etichette

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 18 Dic 2013 14:20 ~ ultimo agg. 17 Mag 00:16
Tempo di lettura 2 min

Ma l’attenzione deve restare alta e la Questura di Rimini torna a mettere in guardia ricordando alcune norme basilari.
Innanzitutto qualsiasi tipo di botto non può essere venduto a minorenni e questo anche se la confezione riporta una dicitura diversa (visto che per i prodotti più datati non c’è comunque l’obbligo della rietichettatura).
I botti non possono essere venduti da ambulanti e petardi e razzi (i più pericolosi) devono essere venduti da esercenti muniti di licenza di pubblica sicurezza.
Per acquistarli serve anche il porto d’armi o il nulla osta del Questore.
Inoltre grande attenzione va posta alla provenienza dei botti.
“Il consiglio che diamo – spiega il capo di Gabinetto Simone Pineschi è di verificare con attenzione la provenienza dei botti che si trova nell’etichetta che viene rilasciata dal Ministero e abilita il prodotto. Ci sono infatti una miriade di ‘botti’ che provengono dall’estero e che, spesso, sono di dubbia commercializzazione e molto pericolosi. Il problema riguarda, ad esempio, i prodotti esplodenti utilizzati. Questi articoli aumentano drasticamente la possibilità di incidenti.”

Dalla Questura anche l’invito a segnalare situazioni sospette.

A margine, la polizia ha diffuso anche alcuni dati sul porto d’armi in provincia.
Quest’anno, solo per fucili da caccia, ne sono stati rilasciati o rinnovati 1.061 ai quali si aggiungono quelli per armi antiche (38) e le carte europee (48).
Le revoche sono state 16 con 2 sospensioni. 89 le notifiche divieti di detenzione di armi e 52 le proposte di divieto.

Altre notizie