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Bellaria. All’Astra, Banyan Teatro porta in scena il ‘Rimescolo’ di Serra

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Ven 30 Mar 2007 13:21 ~ ultimo agg. 12 Mag 00:31
Tempo di lettura 4 min

QUesta sera alle 21.15 il teatro Astra di Bellaria ospita lo spettacolo “Rimescolo”, una produzione di Banyan Teatro liberamente ispirato a un racconto di Michele Serra.

La scheda dello spettacolo:

RIMESCOLO
Liberamente ispirato al racconto di Michele Serra

“Ci prende un gran rimescolo, certe volte, e non sappiamo a chi andare a dirlo”.

regia

Gianluca Reggiani

con

Marco Bianchini, Marcogiulio Magnani,

Alberto Guiducci, Riccardo Maneglia

musiche

Tiziano Paganelli

collaborazione ai testi

Francesco Gabellini

aiuto regia e costumi

Daniela Lupparelli

scenotecnica

Italo Reggiani

E’ la vicenda di un emiliano-romagnolo, pensionato CGIL, che potremmo definire di spirito anarchico o vetero-socialista, anticlericale, e che con il suo bizzarro gruppo di amici si mette alla ricerca di una ritualità laica che gli permetta di superare quei momenti in cui “ci prende un gran rimescolo, certe volte, e non sappiamo a chi andare a dirlo”. Saletti, questo è il nome del protagonista, decide che anche gli atei devono poter “socializzare il rimescolo”, la contentezza di esserci, “mistero non meno impegnativo della tristezza di dover scomparire”. Così,per ritrovare un senso del sacro e non lasciarlo ad esclusivo appannaggio delle chiese, il nostro personaggio si inventa un bizzarro gruppo di preghiera laico, che tenta – in pantaloncini corti, pedalini a mezz’asta e camicie di terital – di mettere in piedi nuovi riti per tutti i “non aventi Chiesa”. Il “rivoluzionario progetto di outing della spiritualità laica” di Saletti conduce ad un risultato malinconico ma dice, in forma tragicomica, della necessità per l’uomo di oggi di “riempire” e onorare in qualche modo “la maestà del vuoto”.

E’ una storia dal forte carattere “spirituale” condita in salsa romagnola e che mette in evidenza l’atteggiamento dell’uomo di oggi di fronte ai grandi temi della spiritualità, il bisogno di molte persone di emanciparsi dalle antiche istituzioni religiose per trovare un rapporto nuovo con il mistero, la tendenza a trasformare questa nuova aspirazione verso il misticismo e il sacro (vedi il fenomeno New o Post Age) in uno dei tanti “business del Mercato Globale”, fenomeni che raccontano il momento particolare che l’uomo sta attraversando.

Al di là dei segni, delle informazioni, delle premonizioni ciò che conta è quello che si sente e come lo si vive proprio come fa il personaggio di Saletti.

“Saletti voleva pregare ma non credeva in Dio”, e allora cosa fare? Come vivere questa apparente contraddizione interna? Come ritrovare un senso del sacro, che pure abbiamo dentro, non lasciandolo ad esclusivo appannaggio delle chiese? Saletti, quest’uomo scalcinato, ridicolo e simpatico che viene dalla terra di romagna ed è superstite delle ”magnifiche sorti progressive” del socialismo italiano, decide che anche gli atei devono poter “socializzare il rimescolo”, la contentezza di esserci, “mistero non meno impegnativo della tristezza di dover scomparire”. E così si inventa un bizzarro gruppo di preghiera laico, che tenta – in pantaloncini corti, pedalini a mezz’asta e camicie di terital – di mettere in piedi nuovi riti per tutti i “non aventi Chiesa”. Il “rivoluzionario progetto di outing della spiritualità laica” di Saletti conduce ad un risultato malinconico ma dice, in forma tragicomica, della necessità per l’uomo di oggi di “riempire” e onorare in qualche modo “la maestà del vuoto”.

Fin qui i temi, le suggestioni, le linee sottili dalle quali siamo partiti e che abbiamo cercato di seguire fino in fondo il resto poi dovrà farlo il nuovo, moderno, laico, ateo, universale, rito dello spettacolo.

Lo spettacolo:

· 30 Marzo 2007 Teatro Astra, BELLARIA IGEA MARINA

· 23 Marzo 2007 Teatro Comunale, PENNABILLI

· 28 Gennaio 2007 Teatro Comunale, ATESSA

· 26 Gennaio 2007, Teatro Dell’olmo, SAN BENEDETTO DEL TRONTO

· 25 Gennaio 2007, Teatro Degli Atti, RIMINI

· 27 Luglio 2006 presso l’Arena di POGGIO BERNI.

· 25 Febbraio 2006 presso il Teatro Petrella, LONGIANO.

· 26 Novembre 2005 presso il Teatro Pazzini, VERUCCHIO.

· 29 e 30 Ottobre 2005 al Mulino di Amleto, RIMINI

· 24 e 25 Aprile 2005 al Mulino di Amleto, RIMINI

· Ha debuttato il 23 Aprile 2005 co-prodotto dal progetto ARGO NAVIS-PROVINCIA DI RIMINI al Mulino di Amleto di RIMINI

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