Azione Riccione: i dati negativi attestano fallimento della politica turistica


Per Azione Riccione i dati sul turismo della Perla Verde hanno molte più ombre che luci. Numeri che sono, a detta del gruppo che siede nei banchi della minoranza in consiglio comunale, sono la cartina tornasole del "fallimento delle costose consulenze e degli incarichi" promossi dal comune.
La nota di Azione Riccione
Sono usciti finalmente dopo tanta attesa i dati turistici forniti dalla Regione relativi ad arrivi e pernottamenti a Riccione per i primi 8 mesi dell’anno.
Dopo settimane di silenzi e di dichiarazioni che rimandavano continuamente la divulgazione dei numeri finalmente è emersa la realtà che purtroppo non è positiva.
Riccione da gennaio ad agosto accerta un calo dei pernottamenti di quasi 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2024.
Ma le note negative non finiscono qui visto che nei mesi centrali estivi di luglio ed agosto i pernottamenti diminuiscono del 3,5% rispetto all’anno precedente.
Ed i dati sarebbero ancora più negativi visto che da quest’anno si considerano anche le presenze negli appartamenti ad uso turistico che fanno aumentare il dato complessivo sulle presenze.
Dati quindi particolarmente negativi che attestano inequivocabilmente il fallimento delle costose consulenze, degli inutili incarichi e l’improduttività delle centinaia di migliaia di euro spese in una promozione turistica che chiaramente non ha dato i risultati sperati.
Unico dato positivo riguarda le presenze di turisti esteri che non ha beneficiato di alcuna promozione dal nostro Comune.
Quindi dove l’ente ha speso centinaia di migliaia di euro non solo non ha raccolto nulla ma ha addirittura perso presenze turistiche.
Dove invece il Comune non ha investito e cioè il turismo estero, i segnali sono positivi.
Un fallimento totale quindi dell’azione promossa dall’Assessore al Turismo e dai suoi consulenti tra cui un ex Vice Sindaco che in pratica lo hanno quasi “commissariato”.
Ed anche dal punto di vista comunicativo, le iniziative non sono mai state introdotte tempestivamente preferendo fare post ad attività terminate.
Inoltre la tendenza sul periodo natalizio conferma la confusione metodologica e comunicativa.
A ottobre inoltrato non si sa ancora quali attività saranno realizzate, mentre si comunica uno spettacolo a pagamento che si terrà in Aprile.
A questo punto serve una decisa svolta:
Stop alle consulenze come KPMG, stop ai consulenti esterni, stop alle centinaia di migliaia di euro sprecate in comunicazione come quella che ha riguardato Gerry Scotti che non ha portato nulla a Riccione.
E la soluzione di postare in condivisione con il profilo di città di Riccione rende del tutto superfluo e ridondante il canale di Riccione welcome e la consulenza a radio bakery che di fatto gestisce anche i social del sindaco.
Si apra finalmente un confronto con la città e gli operatori economici e si perseguano finalmente le strade per invertire la rotta e tornare ad essere appetibili dal punto di vista turistico come Riccione e come Riviera di Rimini.
Non si può più perdere tempo, in un settore in continua evoluzione tocca subito resettare tutte le scelte sbagliate fatte in questi anni e ripartire velocemente.