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Sede in via Marecchiese

Assistenza profughi. Costituito coordinamento terzo settore

In foto: foto Caritas
foto Caritas
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 16 Mar 2022 10:53 ~ ultimo agg. 6 Giu 04:27
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Si è costituito il Coordinamento del Terzo settore deputato alle attività di sostegno e di assistenza dei profughi ucraini che si trovano a Rimini. Si tratta di un tavolo formato dalle organizzazioni di volontariato, dalle associazioni di promozione sociale e dagli enti filantropici del territorio che ha lo scopo di gestire i bisogni della comunità ucraina e di mettere in rete le disponibilità di aiuto provenienti dalla cittadinanza e dal mondo del terzo settore. La sede individuata è quella della Protezione Civile in via Marecchiese. Il coordinamento fa capo alla Protezione civile comunale, con la collaborazione del Servizi sociali ed educativi del Comune di Rimini. Gli interventi saranno divisi per ambiti in base alle specifiche richieste e necessità che emergeranno: lavoro, servizi alla persona, servizi educativi, assistenza relativa alle esigenze alimentari e materiali. A breve sarà anche attivato un numero telefonico e un indirizzo mail a cui fare riferimento per chiedere aiuto e ricevere informazioni.

L’organo che è stato costituito oggi ha il compito di coordinare e mettere a sistema le iniziative e i progetti di assistenza, garantendo un lavoro di squadra tra le diverse realtà del terzo settore e gli altri soggetti in prima linea. Un’attività oggi più che mai necessaria e urgente – spiega l’Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda. Per gestire al meglio un’emergenza umanitaria di questa portata serve poter contare su un coordinamento chiaro e strutturato, capace di valorizzare i diversi livelli di intervento, mettendoli al servizio dell’interesse generale. Questo è il nostro obiettivo. Da quando è scoppiata la guerra, sul nostro territorio, abbiamo assistito a numerose forme di solidarietà, che sono l’ennesima testimonianza di una città pronta ad aiutare e tendere la mano a un popolo che sta attraversando difficoltà e sofferenze che speravamo di aver archiviato nei libri di storia. Noi vogliamo continuare a fare il possibile, per non lasciarli soli”.

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