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Ringraziamento dall'assessore

Assistente sociale minacciata da un padre: il risarcimento devoluto ai figli

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Ven 12 Dic 2025 13:47 ~ ultimo agg. 15:30
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Dopo aver subito gravi minacce verbali da parte di un padre, già condannato precedentemente per violenza familiare, ha scelto di reagire attraverso gli strumenti della legge e di devolvere l'intero risarcimento ottenuto proprio ai figli di quel genitore violento. Protagonista, un'assistente sociale del Comune di Rimini che opera quotidianamente a sostegno di famiglie con minori in situazioni di vulnerabilità. La donna ha sporto querela in Questura dopo le minacce ricevute e Il procedimento si è concluso con una transazione e un risarcimento economico che ha deciso di destinare ai figli del suo aggressore con una dedica che testimonia il senso profondo del suo lavoro: "Alle vittime invisibili, occhi grandi e orecchie attente, spesso nascoste e impaurite dietro a porte sottili, a volte coraggiosi baluardi, a difendere chi è più grande, ma sofferente. Figli la cui vita è stravolta dalla violenza, da parole e gesti non gentili scambiati tra le persone che più al mondo dovrebbero amarli e proteggerli".

L'assessore Kristian Gianfreda ringrazia l'assistente sociale che ha trasformato le minacce subite in un gesto di speranza: "Un gesto che parla di dignità professionale, profonda umanità e vicinanza alle ‘vittime invisibili. Di fronte a questa storia sento il bisogno di ringraziare il lavoro di questa professionista che ha avuto il coraggio di trasformare un'esperienza di minaccia in un messaggio forte e chiaro: ha scelto di spezzare la catena della violenza attraverso un atto di giustizia e generosità, dimostrando che esiste sempre un'altra via, quella della responsabilità e della cura".

Nelle parole dell'assistente emerge anche il richiamo alla sua comunità professionale: "Quella che anche quando infangata, insultata, aggredita e minacciata, continua instancabile ad operare al fianco di bambini, ragazzi, famiglie e persone fragili o in difficoltà. Una professione che non cerca risarcimento economico, ma riconoscimento del proprio valore e quella fiducia indispensabile a creare reti e relazioni che stanno alla base del processo d'aiuto".
"Queste parole descrivono perfettamente la realtà quotidiana dei nostri servizi sociali", sottolinea Gianfreda. "Nel distretto socio-sanitario di Rimini sono circa 1.800 i minori attualmente presi in carico: dietro ogni numero c'è una storia, una famiglia, spesso situazioni complesse e conflittuali. Gli operatori che se ne occupano meritano non solo il nostro ringraziamento, ma il riconoscimento concreto del loro lavoro e la garanzia di poter operare in sicurezza".
Il gesto dell'assistente sociale si rivolge simbolicamente anche "agli autori di violenza, perché sappiano che esiste un altro modo e sempre una possibilità di cambiamento". Una visione che non rinuncia alla giustizia ma che mantiene aperta la porta della speranza e del cambiamento.
"Come Amministrazione comunale ribadiamo il nostro impegno nel tutelare chi lavora ogni giorno per proteggere i più fragili", conclude l'Assessore. "Non possiamo e non vogliamo rimanere passivi di fronte alle aggressioni e alle minacce verso gli assistenti sociali. Questo episodio ci ricorda quanto sia urgente costruire una cultura del rispetto verso chi opera nel sociale e quanto sia prezioso il lavoro silenzioso di professionisti che, nonostante tutto, continuano a credere nel loro mandato: prendersi cura di chi ha più bisogno".

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