Il vescovo Anselmi nomina sette nuovi diaconi permanenti
Domenica 14 dicembre 2025, terza domenica di Avvento, chiamata anche Domenica Gaudete, in Basilica Cattedrale, alle ore 17.30, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, saranno ordinati sette nuovi diaconi permanenti. Si tratta di:
Enrico Balestri (Parrocchia San Martino - Bordonchio, Bellaria-Igea Marina);
Massimo Gasperoni (Parrocchia Santa Margherita - Bellaria monte);
Paolo Grandicelli (Parrocchia Sant’Andrea dell’Ausa - Crocifisso, Rimini);
Alessandro Perazzini (Parrocchia Santa Maria di Corpolò, Rimini);
Raffaele Russo (Parrocchia Santa Maria Annunziata - Colonnella, Rimini);
Manuel Semprini (Parrocchia San Raffaele Arcangelo, Rimini);
Matteo Semprucci (Zona Pastorale “Trasfigurazione”).
Il Vescovo impone le mani ai diaconi, “non per il sacerdozio, ma per il servizio”. Infatti – dice il Concilio Vaticano II – sono sostenuti dalla grazia sacramentale, nella ‘diaconia’ della liturgia, della predicazione e della carità servono il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio. È ufficio del diacono amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire il matrimonio, portare il viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, amministrare i sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura. I diaconi permanenti sono inoltre chiamati, in particolare, agli uffici di carità e di assistenza.
Per i diaconi permanenti si aprono, poi, campi nuovi di azioni pastorale, in particolare verso le «periferie esistenziali» di cui ha parlato spesso Papa Francesco: prendersi a cuore le carceri, gli emarginati, i poveri, i giovani, i malati in ospedale e nelle case di cura e lungodegenti.
Con i nuovi ordinati, sale a 71 il numero dei diaconi permanenti in servizio in Diocesi. La prima ordinazione – Bruno Suzzi – risale al 1981. Altri diaconi permanenti sono in via di formazione, frequentando l’ISSR “A. Marvelli” e seguiti nel percorso dal Delegato diocesano, don Giampaolo Bernabini. “Con la sua vita, il diacono, «uomo della soglia» – spiega don Bernabini – richiama ad essere a servizio gli uni degli altri e al servizio della comunità e del mondo. Con la sua attività, il diacono aiuta la Chiesa e ogni cristiano nella dimensione del servizio”. L’ordinazione sarà trasmessa in diretta su IcaroTv (canale 18 digitale terrestre).
I sette nuovi diaconi permanenti:
Enrico Balestri
Classe 1970, lavora come fornaio dall’età di 18 anni. Da quattro decenni vive l’esperienza ecclesiale del Cammino neo-catecumenale. Abita a Bordonchio, è sposato con Lara da 31 anni e hanno cinque figlie: Giulia, Noemi, Agnese, Lucia e Maria Chiara. Come coppia accompagnano al battesimo adulti e bambini. “La chiamata a questo nuovo cammino è scaturita grazie ad una missione fatta otto anni fa, portandomi a questa tappa molto importante per il mio cammino di fede”.
Massimo Gasperoni
Nato a Rimini nel 1975, come primi modelli di fede ha avuto i genitori e le nonne, poi la maestra Maria Grazia Righini che gli ha fatto vivere anche esperienze di campi estivi. A 18 anni incontra Cosetta e con il suo aiuto si riavvicina alla fede. Importante la frequentazione del coro di Camerano. “Dalle nozze abbiamo ricevuto la grazia dei figli, Mattia, Marco e poi Elisa che ci accompagna e ci custodisce da lassù”. La coppia si è avvicinata alla Parrocchia di Bellaria Monte, dove tutt’ora la coppia è a servizio della comunità.
Paolo Grandicelli
Cresciuto a Casinina, il lavoro lo ha portato a Rimini. Nel 2006 conosce Grazia che sposa nel 2011 nella Parrocchia di Sant’Andrea dell’Ausa (Crocifisso). Dall’unione sono arrivati i figli: Giovanni, Elisabetta e Maddalena. In parrocchia fa parte dell’équipe della cucina e con Grazia è catechista battesimale. Presta servizio come ministro portando la Comunione agli ammalati all’Ospedale Infermi di Rimini. Dal 2024 la coppia fa parte dell’équipe della Pastorale della Famiglia della Diocesi. “L’ordinazione diaconale è per me l’occasione per ringraziare il Signore, che attraverso tante persone mi fa sentire accompagnato e custodito”.
Alessandro Perazzini
49 anni, vive da sempre a Corpolò. Sposato con Elisa da 22 anni, con due figli: Nicolò e Martina. “Cruciale è stato l’incontro in età adolescenziale con un prete che con la vita, e non solo con la predicazione, ha contribuito ad alimentare quel bisogno di felicità che mi portavo dentro attraverso la fede”. Con Elisa svolge servizi tipici legati alla pastorale e all’animazione, e a fare da rimando nelle situazioni di mediazione necessarie fra i vari carismi parrocchiali.
Raffaele Russo
Classe 1961, nell’adolescenza era alla ricerca disperata del senso della vita. “Cercavo Dio ma non si faceva trovare, avevo perso il gusto della fede. Con il gruppo giovani della parrocchia abbiamo vissuto esperienze forti e Dio mi guardava, ma io non lo ascoltavo. La mia attrazione era la musica. Studiavo e lavoravo”. Viene colpito da Chiara Lubich che gli parlava di Dio Amore. “È possibile che Dio ami anche me? Quella voce mi entrò dentro”. Comincia a mettersi al servizio degli altri e come rispondere alla chiamata di Dio. Nel 1986 si sposa con Patrizia e dall’unione nascono Elena e Daniele. Vive e frequenta la parrocchia della Colonnella e con Patrizia segue il carisma della Beata Elisabetta Renzi.
Manuel Semprini
Nato a Trento nel 1971, si trasferisce a Rimini all’età di 3 anni, dove abita. Frequenta la parrocchia di San Raffaele Arcangelo, insieme alla moglie Barbara e ai figli: Marianna, Gabriel e Alberto. “Pur avendo ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana, la mia vita di fede non è mai fiorita veramente, fino a quando il 12 giugno 2011, giorno di Pentecoste, ho ricevuto di nuovo l’Eucaristia. Quel giorno sono diventato cristiano”. Ha prestato servizio nell’Ufficio Missionario Diocesano e frequentato l’ISSR “A. Marvelli”. Dal 2019 collabora con l’Ufficio Liturgico Diocesano. “Con l’aiuto della mia comunità e di tanti preti sono arrivato fino ad oggi, per una nuova avventura nelle mani del Signore”.
Matteo Semprucci
Classe 1989, cresciuto nella parrocchia di San Pio V a Cattolica, si è trasferito da poco a Saludecio. L’incontro con i giovani - nel calcio, nei centri estivi, in Azione Cattolica e nella scuola - è stato una vera chiave di svolta: “Attraverso di loro ho incontrato in modo nuovo e profondo il Signore”. In quel volto gioioso e vivo del Vangelo sente nascere il desiderio di donarsi totalmente a Lui, servendo la Chiesa nel celibato, con un cuore per tutti, libero e colmo di un amore incondizionato. Da sempre impegnato nella catechesi e nell’accompagnamento dei giovani, desidera continuare a servire il Signore e la sua Chiesa con gioia e disponibilità, lasciandosi guidare dalla parola: “È Gesù che cercate quando sognate la felicità”.












