Anche una giornalista riminese sulla Global Sumud Flotilla


Michela Monte, giornalista riminese di grande esperienza che oggi vive e lavora a New York, è salita su una delle decine di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, partite da Barcellona e da altri porti del Mediterraneo, tra cui Genova, per arrivare sulle coste di Gaza con l’obiettivo di rompere l'assedio, aprire un corridoio umanitario e portare aiuto al popolo palestinese. Michela è salita sulla New Boat con altre 13 persone e documenta i momenti della spedizione sulla sua pagina facebook. Un viaggio che nei suoi primi momenti è stato segnato dal maltempo. Dopo un primo ritorno nel porto di Barcellona la flotillia nella serata di lunedì è ripartita, pur con un meteo non favorevole, con prima rotta verso la Tunisia. Michela, ha prestigiose collaborazioni giornalistiche, e ha iniziato la sua carriera nel mondo della comunicazione a Radio Icaro.
"L’abbraccio di Barcellona é stato fortissimo e commovente - scrive Michela su facebook -. In migliaia hanno affollato il porto prima della nostra partenza, ci hanno abbracciato, hanno urlato la loro solidarietà a questa missione e ci hanno accompagnato finché non siamo spariti. Avevamo tutti gli occhi lucidi chi partiva e chi restava. Siamo in bilico tra speranza e disperazione in questa impresa di persone comuni alla volta di Gaza. Dopo due anni di morte e distruzione guardata sul telefono, chi ha potuto è salito su una barca per dire no al genocidio e portare aiuti, aprire un corridoio umanitario. Sono su una barca che fu un peschereccio, siamo in 14 da quando sono arrivata io. Ci stiamo organizzando per raggiungere la Tunisia e poi Gaza. Il nostro capitano è argentino, nella crew ci sono due marinaie spagnole, tra i passeggeri coinvolti nella gestione della barca ci sono io, due giornalisti catalani inviati dalla radio pubblica e un artista belga, due attivisti una Franco marocchina e un franco turco e un ingegnere scozzese. Spezzare il silenzio è già una forma di resistenza".