Al Teatro Dimora di Mondaino prova aperta per Graces con Silvia Gribaudi


La coreografa e danzatrice Silvia Gribaudi è tornata a L’arboreto, per una residenza creativa (dal 19 giugno al 3 luglio) per la ricerca e la creazione del nuovo spettacolo GRACES. Mercoledì 26 giugno alle 21 la compagnia incontrerà il pubblico per una prova aperta al Teatro Dimora di Mondaino con alcuni estratti di questa nuova opera. A seguire ci sarà l’incontro con la coreografa. L’ingresso è a contributo libero. Dopo numerose anteprime la compagnia parteciperà con questo nuovo spettacolo al prossimo festival Inequilibrio a Castiglioncello (LI) e a luglio al Santarcangelo Festival.
La residenza non terminerà con la prova aperta, nella
seconda parte la compagnia lavorerà, con la comunità di Mondaino, che si incontrerà in questa occasione con un’altra comunità, quella delle donne OVER 60 che in questi anni sono state il focus della ricerca di Silvia Gribaudi. La partecipazione al workshop è gratuita.
Alcuni dettagli sullo spettacolo
Graces prende spunto dalla scultura Neoclassica Le tre grazie, che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817, come ideale universale di bellezza, proporzione e misura.
In scena quattro danzatori si muovono su un palco vuoto, i loro costumi non li rendono collocabili in nessun contesto specifico.
Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo, accolgono lo spettatore ringraziandolo e rassicurandolo: “sometimes it’s difficult, but you know, you have the power. You have to push!”.
In un gioco tra realtà e finzione le grazie danzano attraversando un tempo scandito ora dalle musiche classiche di Vivaldi e Strauss ora dalla dance elettronica dei Matmos e dalla sperimentazione ipnotica
di Koudlam, accompagnando lo spettatore in un percorso che non chiarisce, ma che rende invece più complessi il rapporto e la natura di questi personaggi. Dove e come si posa lo sguardo dello spettatore?
In Graces un nuovo concetto di Grazia viene svelato. Svelare è qui inteso sia come “rendere manifesto”, che come “come togliere un velo”, cioè scavare in ciò superfluo, cercare la radice.
Cos’è la bellezza? Come si manifesta? Le grazie sono canone
estetico di bellezza, ma prima di ogni cosa incarnano gioia, splendore e prosperità.
Graces è un’opera scultorea e pop che indaga le diverse sfumature di una bellezza concreta e sfacciata, che ribalta ogni canone.