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Al teatro degli Atti Davide Enia porta in scena Italia-Brasile del Mundial

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Ven 2 Feb 2007 09:23 ~ ultimo agg. 11 Mag 22:54
Tempo di lettura 3 min

sabato alle 21 il Teatro degli Atti di Rimini in via Cairoli ospita “Italia – Brasile 3 a 2” di e con Davide Enia con musiche di Akkua eseguite dal vivo da Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio.

La scheda dello spettacolo:

Una rievocazione narrativa ed appassionata di uno dei più intensi momenti calcistici della
“storia del pallone” italiano … e al novantesimo minuto –racconta Enia- Eder sta per calciare un
tiro d’angolo per il Brasile. Il giocatore brasiliano dispone il pallone, poi sposta i cartelloni pubblicitari per prendere ‘na
rincorsa cchiù potente, corre e colpisce la palla di esterno sinistro, parabola a rientrare, si crea un mischia all’altezza del dischetto del rigore, montagna di carne umana che salta tutta
‘nsemula, e Dino Zoff l’azzurro portiere nota con disappunto che ad acchianàre cchiù in alto di tutti è u difensore du Brasili di nome Oscar, ed è proprio ìddu che colpisce u palluni di tìesta, ed è una sassata violenta ‘sta capocciata brasiliana, un tirazzo potente e
secco che si dirige verso il palo lontano, laddove lui: Dino Zoff, età 40, non ci può arrivare manco pi niente. Il pallone vola verso il golle, beffardo e sicuro, e Zoff si guarda attorno, attonito ed impotente. Nel caos incòccia lo sguardo di Paolo Rossi. E’ ‘na
taliàta breve, ma intesa assai. “Dinuzzu -ci fa Pablito- io di golle nni fici tri, e c’ham’a fàri? Pi farne un àutru un ci nnè tìempu! Chi
ffa? Ti jècchi e u pari ‘stu palluni, oppure hav’a continuàri a tampasiàrtela?”. Ma Zoff il quarantenne si sente addosso tutta la vecchiaia del proprio corpo portiere, l’artrite la sciatica e i reumatismi. Chiude comunque gli occhi, e si talìa dentro. Pensa: “Minchia! Iddu c’havi raggiùni!”. E allora s’attùffa felino verso u palluni che sta per tràsere nna porta. Strince forte i denti, e non pare cchìù un cristiànu sanu di mente, ma un fuòdde con un solo compito ‘nna vita: pigghiàri quell’arrùsu du palluni, susìrisi e dire al mondo intero: “Picciotti, c’è picca ‘i fari: stavolta vinciamo noiàutri!”

Davide Enia è nato a Palermo il 2 aprile 1974. Ala sinistra ambidestra, si forma calcisticamente – secondo i puri dettami della
scuola meridionale- nelle partite in mezzo alla strada. Ha avuto un’illogica ma intensissima passione per Felice Centofanti, ala rosanero
nell’annata 199192. E’ fermamente convinto che il più grande di sempre sia stato Diego Armando Maradona.
Assieme ai 2 musicisti, Fabio Finocchio e Giulio Barocchieri, lo schema di gioco che la formazione siciliana propone affonda le proprie radici nella tradizione della scuola calcistica meridionale (abilità di palleggio, calcio spettacolo, tocco di prima, falli cattivi e decisi), pur apportando una profonda innovazione nel modulo attuato. I 3 si dichiarano infatti
“filologicamente scorretti”, per le manipolazioni cui sottopongono continuamente i materiali tecnici del passato. In controtendenza col mercato globale, rifiutarono anni addietro lo sponsor sulla maglia.

Per informazioni:
Teatro Ermete Novelli (tel. 0541/24152, biglietteria aperta per le prevendite dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14. Nel giorno
di rappresentazione la biglietteria del teatro apre alle ore 19.30).
Istituzione Musica Teatro Eventi (tel. 0541/704292 – 704293)

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