Al festival del mondo Antico Carlo V e Napoleone alla ricerca di consenso
Terzo appuntamento per il Festival del Mondo Antico. Mercoledì 13 luglio, alle 21.30 al Lapidario del Museo della Città Giovanni Sassu, direttore dei Musei di Rimini, e Giovanni C.F. Villa docente universitario e direttore di Palazzo Madama a Torino racconteranno Carlo V e Napoleone. Il tema di questa edizione è “Il potere e la sua rappresentazione per creare consenso” e chi meglio dei due imperatori può incarnare il ruolo di abile ‘gestore’ della propria immagine?
Sassu racconterà la trasformazione iconografica del corpo di Carlo V il quale, a capo di un «impero sul quale non tramontava mai il sole» e che comprendeva buona parte dell’Europa e delle Americhe, abbandonerà l’immagine del sovrano nordico, del cavaliere borgognone, per trasformarsi nel «nuovo eroe neo-antico eppure modernissimo di imperator invicte». Capigliature secondo l’uso presunto degli imperatori romani e vestiario all’italiana sotto l’osservazione dei cronisti, tavoli di pace in cui si evidenziano spartizioni territoriali, parate e cavalcate post incoronazione: messaggi politici forti, dal sapore attualissimo.
«Oh amici miei che bella testa che ha! È pura, è grande, è bella come quella degli antichi»: così Jacques-Louis David descriveva il capo di Napoleone. Villa ne analizzerà i ritratti ufficiali, dove Bonaparte incarna il ruolo del generale vittorioso delle campagne militari: un rincorrersi di riferimenti all’antico, da quelli grandiosi a quelli “di Stato” con la mano nel gilet, via via sino al costume imperiale e all’incoronazione nella cattedrale di Notre Dame il 2 dicembre 1802. Dall’uomo, al mito, in un viaggio nel tempo scandito dalle immagini.












