Agguato con una mazza, la nuova ipotesi sull'incidente a Giuliano Saponi
Giuliano Saponi sarebbe stato vittima di un agguato, colpito brutalmente con una mazza rivestita da materiale gommoso. E' questa in estrema sintesi la conclusione della corposa perizia dell'ingegner Davide Albini, depositata dagli avvocati Marco e Monica Lunedei, che rappresentano il figlio di Pierina Paganelli. I legali si erano opposti alla richiesta di archiviazione dell'indagine avanzata nell'agosto del 2024 dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, che, sulla scorta della consulenza del suo perito, il medico legale Mauro Pesaresi, era giunto alla conclusione che quanto accaduto all'alba del 7 maggio 2023 fosse riconducibile ad un incidente stradale e più precisamente ad un impatto tra il volto di Saponi, che si stava recando a lavoro in bicicletta, e uno specchietto di grandi dimensioni appartenente ad un veicolo alto mai identificato.
Considerate le diverse ipotesi in campo, la gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha ritenuto necessario rinviare gli atti al pubblico ministero per un supplemento di indagini, fissato in 6 mesi. Ciò significa che il pm potrà disporre una super consulenza che unisca quella medico legale a quella di un ingegnere esperto in cinematica, purché vengano individuati due professionisti che non si siano già occupati della vicenda, o in alternativa potrà richiedere proprio al gip un incidente probatorio. In quest'ultimo caso sarà il giudice a nominare un pool di periti incaricati di accertare il nesso causale tra la tipologia delle ferite riportate da Saponi e la dinamica che le ha originate. Nessun commento da parte dei degli avvocati Lunedei, che si limitano a confermare l'accoglimento della richiesta di opposizione all'archiviazione: "Nel rispetto del segreto istruttorio e al fine di mettere gli inquirenti e la magistratura nelle condizioni di poter lavorare al meglio - dicono - non riteniamo di rivelare ulteriori elementi relativi a quella che sarà l'evoluzione del procedimento".
Quello che all'epoca fu considerato uno strano incidente, rimane ancora oggi un mistero su cui si addensano nuove ombre. Il tutto mentre è in corso il processo in Corte d'Assise per l'uccisione di Pierina Paganelli, che vede come unico imputato Louis Dassilva. E proprio sul senegalese si erano concentrati dopo l'incidente i sospetti di Manuela Bianchi, moglie di Giuliano Saponi. La donna, che all'epoca intratteneva una relazione extraconiugale con il senegalese, aveva temuto che dietro lo strano incidente occorso al marito potesse esserci Dassilva. Nessun elemento, però, almeno finora, ha mai collegato Louis a quanto accadde quella mattina.












