Adozione RUE e PSC. Ostruzionismo del PdL che presenta 1339 emendamenti


Un gesto politico plateale per rispondere alle richieste arrivate dalla città e dalle categorie economiche. Il PdL riminese motiva così l’ostruzionismo messo in atto nel consiglio comunale chiamato in serata ad approvare PSC e RUE. Così come già evidenziato da costruttori edili e consulta delle professioni tecniche, il PdL contesta la scelta dell’amministrazione di procedere all’adozione di due documenti urbanistici così importanti ad una sola settimana dalla sospensione dei lavori del consiglio in vista delle amministrative del 15 e 16 maggio. “Abbiamo protocollato 1.339 emendamenti e solamente io ne ho presentati 350 – spiega Alessandro Ravaglioli, consigliere comunale del PdL – è stato un lavoro molto impegnativo ma d’altra parte la città e le categorie ci hanno chiesto di intervenire. L’obiettivo è impedire l’adozione di PSC e RUE che potrebbero, se approvati, portare ad uno stallo delle politiche urbanistiche e di gestione del territorio per 5 anni. Rischiamo di non poter costruire neppure le infrastrutture necessarie alla città”.
Ravaglioli ricorda infatti che si dovrò poi attendere la stesura del Piano Operativo Comunale che, alla luce di quanto accaduto in altri comuni, richiederà parecchio tempo. I nuovi strumenti (PSC, RUE e POC), previsti dalla legge regionale 20 del 2000 per sostituire i vecchi PRG, sono secondo il PdL un appesantimento burocratico.
“Sono un danno talmente evidente per la città – conclude Ravaglioli – che credo che alla fine prevarrà il buon senso e si lascerà al prossimo sindaco l’opportunità di esprimere quale Rimini vorrà per il futuro.”
L’amministrazione oltre agli emendamenti del PdL, se ne troverà anche alcuni presentati da SEL uno dei quali chiede di anticipare al 2007, anzichè al luglio 2010, il “periodo di salvaguardia” dei piani particolareggiati per stralciare 300.000 metri quadri di nuove costruzioni. Visti i tempi stretti, se l’amministrazione deciderà di proseguire nell’adozione potrebbe profilarsi la convocazione quotidiana di consigli comunali per discutere e votare gli emendamenti per ognuno dei quali sarà chiesta dall’opposizione la votazione nominale.
Se le delibere alla fine dovessero essere comunque approvate il PdL promette, in caso di vittoria elettorale, di ritirarle.
Newsrimini.it
(nella foto Alessandro Ravaglioli)