Addio ad Arnaldo Pomodoro. Lo scultore morcianese avrebbe compiuto oggi 99 anni


Grande lutto nella comunità artistica italiana. E' morto lo scultore Arnaldo Pomodoro: si è spento domenica sera nella sua casa di Milano, alla vigilia del suo compleanno. Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni. E stato uno dei più importanti scultori italiani contemporanei, noto per le sue opere monumentali caratterizzate da forme geometriche, simbolismo e un’attenzione particolare per i materiali. Era nato a Morciano di Romagna, dove ha lasciato un'eredità importantissima. Dopo soli pochi mesi la famiglia si era trasferita a Orciano di Pesaro, dove Arnaldo trascorre l’infanzia. Qui il 17 novembre 1930 nasce il fratello Giorgio, che in arte sarà Gio’ Pomodoro, scultore, orafo, incisore e scenografo, morto nel 2002. Nel 1937 Arnaldo si trasferisce a Rimini dove frequenta la scuola media e poi l’istituto tecnico per geometri. Allo scoppio delle Seconda Guerra Mondiale ritorna a Orciano. Dopo la guerra prende il diploma di geometra e lavora al Genio Civile di Pesaro, con incarico di consulenza per la ricostruzione di edifici pubblici. Nel '57 si traferisce a Milano e da lì inizia la sua grande carriera artistica. Le sue opere arricchiscono piazze in tutto il mondo: da Milano a Copenaghen, da Dublino ad Oakland, da New York a Los Angeles. Nel 1995 il Comune di Rimini gli ha commissionato la “prua” in memoria di Federico Fellini, che si trova all'ingresso del cimitero monumentale. Per Morciano realizzò il celebre Colpo d'Ala, omaggio ad un altro morcianese illustre, Umberto Boccioni. L'opera è stata completamente restaurata nel 2020 e si può ammirare a Morciano nella Piazza dedicata all'artista futurista: è collocata al centro della vasca che funge da specchio per la scultura e con la scenografia luminosa ideata da Pepi Morgia, famoso regista e designer. "La scultura, protesa verso l’alto come un uccello che spicca il volo, si mostra come un blocco triangolare luminoso; strappato a metà da una potente forza invisibile, creando la forma del “battito di ali. Due temi sempre ricorrenti nell’opera di Arnaldo Pomodoro, sono la perfetta forma strappata e il contrasto tra una superficie liscia e un interno complesso. Tali elementi sono davvero evidenti in “Colpo d’ala”. L’interno meccanicistico esposto, esprime il lavoro creato dall’uomo mentre l’allusione a un uccello porta alla natura."
In una nota l'Amministrazione Comunale di Morciano ricorda che "Con lui se ne va non solo un artista di fama internazionale, ma anche un uomo che ha saputo interpretare il nostro tempo attraverso la materia, la forma e il pensiero. Morciano di Romagna si stringe con affetto alla famiglia e a quanti lo hanno amato, ricordando con orgoglio le sue radici nella nostra terra. Il suo genio creativo continuerà a vivere nelle sue opere, che restano patrimonio dell’umanità intera".
Le parole del sindaco Giorgio Ciotti in occasione dell'inaugurazione del Colpo d'Ala restaurato nell'estate del 2020: “Arnaldo ricorda benissimo e con un sentimento fortissimo il suo paese natio. Le sue memorie, in particolar modo, sono legate al fiume Conca, lungo le cui sponde è cresciuto e dove, ancora giovanissimo, si recava insieme ai suoi coetanei, divertendosi a modellare con le mani l'argilla. Proprio qui hanno iniziato a prendere forma le sue primissime opere. Pomodoro ricorda anche che, mentre gli altri ragazzi si sbizzarrivano a plasmare nella creta figure di uomini o animali, lui preferiva invece operare in un modo diverso, lavorando per sottrazione. E' qui che l'artista ha mosso in un certo senso i suoi primi passi, è lungo le sponde del nostro fiume che ha trovato l'ispirazione e l'afflato creativo che lo avrebbero accompagnato per tutta la sua lunga e folgorante carriera".