Come da tradizione, l’anno nuovo comincia sotto il segno della pace. Un richiamo urgente, concreto, che negli ultimi anni è stato trascurato e disatteso, e proprio per questo richiede un’azione dal basso costante e presente, perché, come dicono gli organizzatori, tra cui la diocesi di Rimini, Caritas, gli artigiani della pace, diverse comunità religiose e realtà civili, camminare insieme è già un atto di pace.
Il ritrovo è alle 16.00 al ponte di Tiberio, dove interverranno il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e il vescovo Nicolò Anselmi. Poi, prima di partire, ci sarà la presentazione del progetto insieme per la pace con alcune scuole di Rimini tra cui l’Istituto Marvelli, e delle altre iniziative come i pannelli dei conflitti e la mappa dei conflitti nel mondo. Dopo la distribuzione degli striscioni e delle candele, alle 16.45, il corteo partirà per arrivare in piazza Cavour, e infine, l’ultima tappa in basilica Cattedrale per le letture del messaggio di pace della pastorale sociale della diocesi, delle comunità buddiste e musulmane e delle scuole di Rimini. Il pomeriggio si concluderà con la celebrazione eucaristica.
La pace è una responsabilità urgente che riguarda tutti – dicono gli organizzatori, che fanno proprie le parole di Papa Leone XIV: “Quando trattiamo la pace come un ideale lontano, finiamo per non considerare scandaloso che la si possa negare e che persino si faccia la guerra per raggiungere la pace”.
Ecco perché questa Marcia è necessaria - continuano. Perché non vogliamo abituarci allo scandalo della guerra presentata come soluzione, né alla rassegnazione che trasforma l’ingiustizia in normalità.























