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Vigilia di Rimini-Arezzo

D'Alesio: "Chi vincerà più duelli vincerà la gara. Dobbiamo essere costanti"

In foto: Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 7 min
Gio 2 Ott 2025 11:10 ~ ultimo agg. 17:07
Tempo di lettura 7 min

Il Rimini torna al "Romeo Neri", dopo la doppia trasferta a Guidonia Montecelio e Pineto, che ha portato tre punti nelle casse biancorosse grazie al blitz in terra abruzzese. Sarà un testacoda: ospite di Bellodi e compagni è infatti l'Arezzo, che divide la vetta della classifica con il Ravenna con 18 punti, 22 in più dei romagnoli, ultimi a -4 (sette i punti conquistati sul campo). Nell'ultimo turno i toscani hanno battuto 3-1 il Carpi.

Calcio d'inizio venerdì alle ore 20:30.

La vigilia dell'allenatore del Rimini F.C., Filippo D'Alesio.

"Come abbiamo già detto, in questo momento la classifica non la dobbiamo vedere assolutamente, dobbiamo pensare a noi e vivere questa partita come un'ulteriore opportunità, opportunità per metterci alla prova, per capire in che stato stiamo, per capire chi siamo. E di conseguenza ben venga un avversario come l'Arezzo, che sappiamo che è un avversario strutturato per stare lì al vertice. È una grande occasione per noi per continuare il nostro percorso, soprattutto per capire, come ho già detto prima, chi siamo. Chi vincerà più duelli, chi sarà più bravo da un punto di vista delle individualità, riuscirà a portare a proprio favore la gara. Quindi io mi aspetto che con grande coraggio noi ci andiamo a giocare i duelli con questi giocatori, che dobbiamo rispettare, ma noi abbiamo giocatori che hanno la capacità, assolutamente, di tenere testa ai giocatori dell'Arezzo, che sono comunque giocatori, come ho detto prima, forti per la categoria. Sicuramente loro hanno una panchina molto più lunga, quindi dovremo essere bravi a gestire bene le energie, a gestire i momenti della partita. Quello che ci possiamo aspettare da un punto di vista tattico è una squadra che, un po' come il Pineto, potrebbe avere due facce: una faccia più aggressiva uomo uomo, una faccia più attendista. Dobbiamo essere bravi noi a riconoscere i momenti di gioco per attuare le nostre strategie, secondo i nostri principi. Per il resto dico solo che noi dobbiamo essere ossessionati dal miglioramento, ossessionati dal nostro percorso di crescita, ossessionati dal fatto che vogliamo diventare sempre la migliore versione di noi stessi, sia come individuo che come collettivo. Per il resto dobbiamo essere costanti, e questa è la cosa più difficile in questo momento: la costanza, perché stiamo facendo tanti tanti sforzi, ora se ci sentiamo "bravi", passatemi il termine, "guariti", in questo momento potremmo fare questo errore. Stiamo dando cento, dobbiamo continuare a dare cento se non centouno. Nel momento in cui diamo 99 sappiamo benissimo che diventiamo vulnerabili, quindi noi dobbiamo lavorare su questo concetto, il concetto di costanza".

Chi non ci sarà? "Mancherà Gemello. Fiorini molto probabilmente sarà convocato, aspettiamo un feedback dallo staff medico e dal ragazzo stesso, però si è allenato con noi, è andato anche sopra il dolore perché ci teneva a dare manforte alla squadra. Di conseguenza noi siamo molto contenti di rivederlo in gruppo. L'unico da valutare è Ferrarini. Per il resto Lepri è tornato, la squalifica di De Vitis è stata scontata a Pineto, e quindi rientra. Per il resto ci siamo".

Aspetta ancora qualche rinforzo? "Io penso che una squadra per essere tale non ha bisogno di troppi troppi troppi giocatori. Io in questo momento con tutti i giocatori in uno stato fisico ottimo siamo una squadra che se la può giocare. Potrebbe mancare qualcosina, la società già sa, in alcuni ruoli, ma al tempo stesso non voglio più di tot giocatori perché in questo momento siamo in una fase di crescita e di compattezza".

https://www.icaroplay.it/programmi/rimini-arezzo-la-vigilia-di-filippo-dalesio/

Sei punti nelle ultime tre partite. C'è il rischio di sentirsi appagati in questo momento? "Però c'è il rammarico del punto di Guidonia, e di conseguenza non ci dobbiamo sentire con la pancia piena, ma dobbiamo portare ancora la rabbia di quella partita, in modo tale che possiamo andarci a guadagnare quel punto nelle prossime partite che ci aspettano".

A sorpresa è stato tesserato l'attaccante Alessandro Brancato? "Queste sono valutazioni che fa la società, io devo valutare il ragazzo in allenamento, naturalmente in questi due allenamenti noi abbiamo preparato la partita, di conseguenza non ho avuto troppo focus sul ragazzo stesso, quindi ad oggi non posso dare un giudizio. Io dico solo che io valuto quello che è sul campo, chi merita di giocare, al di là che uno abbia fatto cento partite in serie A o zero in C, valuto in base a quello che danno sul campo. Poi se la realtà dice che sono ragazzi che sono in difficoltà, che sono indietro, che non possono neanche dare una mano in allenamento io farò le mie scelte. Io devo garantire la costanza, la coerenza, il livello qualitativo in allenamento per garantire ai giocatori, che stanno dando tutto, uno standard alto in allenamento. Questa è l'unica cosa che mi sento di dire. Devo sentire ancora con il direttore per quanto riguarda gli aspetti del tesseramento. Queste sono cose societarie. In questo momento lui non si allenava da tempo e di conseguenza ci vuole un po' di tempo per valutarlo".

L'Arezzo ha punti deboli? "Sì, come tutti, pro e contro. I punti deboli ci sono, non li diciamo. Però l'importante è che noi lavoriamo sui nostri principi perché alla fine i punti deboli delle squadre avversarie vengono dal nostro atteggiamento: noi abbiamo un determinato atteggiamento perché sappiamo che può mettere in difficoltà gli avversari. Di conseguenza il punto debole lo creiamo noi. Siamo noi a scegliere qual è il punto debole dell'Arezzo".

Il Rimini ha segnato cinque gol e messo in cascina sette punti. State capitalizzando al meglio le reti fatte. "Noi quando abbiamo iniziato questo nuovo percorso con i ragazzi io ho scelto delle priorità, abbiamo scelto insieme ai ragazzi delle priorità: quella di diventare una squadra solida, diventare una squadra difficile da scardinare, quella di tenere la partita sempre viva, che non significa tenere un atteggiamento solo ed esclusivamente difensivo, ma essere consapevoli che per vincere una partita non bisogna essere spregiudicati, cercare per forza tanti tanti tanti gol, pensare per primo a una solidità, poi la possibilità di fare gol. Di conseguenza la squadra sta rispecchiando, con determinate difficoltà, la capacità di tenere sempre le partite accese, sempre vive dal punto di vista della fase di non possesso, della riconquista della palla. Quindi essere corti, essere aggressivi quando serve, non diventiamo sicuramente una squadra che cerca di andare ogni momento all'attacco. L'importante è essere efficaci. In questo momento penso che possiamo essere efficaci in questo modo".

Gli avanti dell'Arezzo sono giocatori di livello alto per la categoria. "Sì, però noi abbiamo Lepri, Bellodi, Longobardi, che sono giocatori altrettanto di quello standard, abbiamo visto Moray tenere testa a un giocatore come Bruzzaniti. Poi noi lavoriamo sempre in delle condizioni in cui i quinti danno una mano, i centrocampisti danno una mano. Quindi quei duelli sono momentanei, sono per un istante. Anzi, per quanto riguarda i duelli ben vengano avversari forti, in modo tale che, come ho detto prima, noi con umiltà ci mettiamo alla prova e capiamo quanto siamo distanti da questi giocatori, che per la categoria sono degli attaccanti molto molto forti".

L'8a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA

 

 

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