Benessere animale. L’appello del veterinario: vietare i collari a strozzo


Bene il divieto del collare elettrico ma analogo provvedimento serve anche per il collare a strozzo. L’appello al governo arriva dal veterinario comportamentalista riminese Fabio Vergoni. “Entrambi si basano sulla somministrazione di stimoli dolorosi per “educare” il cane, ma mentre uno è vietato, l’altro è ancora permesso, seppur con alcune limitazioni. La legge dovrebbe tutelare il benessere degli animali in modo chiaro e inequivocabile, senza lasciare spazio a interpretazioni ambigue” scrive in una lettera alla redazione
La lettera
Caro Direttore,
Vi scrivo per portare all’attenzione una questione che ritengo cruciale per la tutela dei nostri amici a quattro zampe: l’uso dei collari a strozzo.
Come molti sapranno, il collare elettrico è stato vietato in quanto considerato una forma di maltrattamento. Tuttavia, il collare a strozzo, pur essendo uno strumento altrettanto controverso e potenzialmente dannoso, rimane in una zona grigia legislativa.
Mi chiedo come sia possibile che due strumenti che causano sofferenza fisica e psicologica simile vengano trattati in modo così diverso dalla legge. Entrambi si basano sulla somministrazione di stimoli dolorosi per “educare” il cane, ma mentre uno è vietato, l’altro è ancora permesso, seppur con alcune limitazioni.
Ritengo che sia fondamentale fare chiarezza su questo punto. La legge dovrebbe tutelare il benessere degli animali in modo chiaro e inequivocabile, senza lasciare spazio a interpretazioni ambigue.
Vede, Direttore, spero che questa lacuna legislativa venga colmata rapidamente mediante provvedimenti adeguati per proteggere i nostri cani da strumenti che possono causare loro gravi danni fisici e psicologici.
Confido nella vostra sensibilità e nel vostro impegno nel dare voce a questa importante battaglia per i diritti degli animali.
Cordiali saluti,
Dott. Fabio Vergoni Medico Veterinario Comportamentalista