Cau di via Ovidio. Gianfreda: dati positivi, tempi di attesa ridotti rispetto al PS


A quasi un mese dalla sua apertura, avvenuta il 29 aprile, c’è un primo bilancio sul CAU di via Ovidio a Rimini. A farlo l’assessore alle politiche per la salute Kristian Gianfreda: “sta funzionando molto bene, i dati sono positivi, il personale sanitario è contento. Le attese (solo per codici bianchi e verdi) di molto inferiori al pronto soccorso“. Parole che si inseriscono in una lettura più ampia della sanità riminese che negli ultimi giorni ha ricevuto importanti riconoscimenti per il centro di primo livello dei cardiopatici congeniti adulti e per il reparto di neurologia:
“In un periodo in cui il sistema sanitario nazionale è messo a dura prova da molteplici difficoltà – spiega Gianfreda -, tra cui i tagli alle risorse, le liste d’attesa, l’esodo di medici verso l’estero e l’attrattività crescente del settore sanitario privato, è fondamentale riconoscere le eccellenze locali, come quelle che emergono da Rimini. Da una parte la recentissima nascita della Rete cardiologica pediatrica in Emilia-Romagna, con la notizia che Rimini fungerà da centro di primo livello (unico in regione insieme a Reggio Emilia) per i cardiopatici congeniti adulti allo scopo di assicurare la continuità delle cure e un approccio multidisciplinare. Dall’altro lato, il prestigioso Premio Diamond Award assegnato al reparto di neurologia dell’ospedale Infermi, a testimonianza degli elevati standard raggiunti nella gestione delle emergenze stroke. Questo riconoscimento è il risultato di un impegno costante e di un lavoro di squadra che ha permesso di migliorare significativamente i tempi di intervento e le procedure di trattamento, garantendo così una maggiore possibilità di recupero per i pazienti. È la prima volta che Rimini viene inserita in classifica. Questi successi sono frutto del lavoro di persone che mettono passione e competenza nel servizio pubblico”.
“Parlando di eccellenze – aggiunge l’assessore – mi permetto di sottolineare anche il nuovo modello sperimentale di sanità territoriale basato sul paradigma della prossimità su cui, come amministrazione, in sinergia con l’Ausl Romagna e l’Università di Bologna, stiamo riconfigurando il nostro sistema allo scopo di rendere l’assistenza sanitaria più accessibile e vicina ai cittadini. Ogni 10/15 mila abitanti ci sarà un presidio socio-sanitario territoriale modulando l’offerta sanitaria in base alle specificità ‘geografiche’, sociali e demografiche di ogni area. Altro esempio: il CAU, il Centro di Assistenza Urgenza di Rimini in via Ovidio, sta funzionando molto bene, i dati sono positivi, il personale sanitario è contento. Le attese (solo per codici bianchi e verdi) di molto inferiori al pronto soccorso”.