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dopo il caso "fratini"

Nidi dei rondoni. Monumenti Vivi Rimini: dal comune solo buone intenzioni

In foto: la targa
la targa
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 8 mar 2024 12:16
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C’era grande attesa da parte dell’associazione Monumenti Vivi Rimini per l’incontro per parlare della tutela dei siti di nidificazione di rondoni, rondini e balestrucci organizzato insieme all’assessore all’Ambiente del comune di Rimini Anna Montini. Un momento di confronto che però ha deluso i membri dell’associazione: “ci è stata solo comunicata l’intenzione da parte loro di allestire una pagina sul sito del Comune dedicata espressamente ai rondoni e alle buone pratiche edilizie. Sarà, inoltre, condiviso un documento sugli stessi temi ai diversi ordini professionali coinvolti nella progettazione, ristrutturazione e costruzione degli edifici“. Momumenti Vivi Rimini ricordando la mole di documentazione che sul tema aveva fatto pervenire agli uffici commenta: “Purtroppo ancora una volta niente di fatto dal punto di visto politico e normativo. Sembra che al momento e per i prossimi due anni circa non sarà possibile soddisfare la nostra richiesta: inserire nel RUE o nel PUG la tutela dei nidi negli edifici, in modo che valga tutto l’anno e che laddove sia impossibile conservare i nidi li si rimpiazzi obbligatoriamente con cassette nido artificiali. Va benissimo che il Comune diffonda questi temi tra gli architetti, va benissimo che il Comune tramite una vetrina come la pagina del proprio sito faccia opera di sensibilizzazione, ma la politica serve ad altro e i rondoni meritano ben altro, visto che sono una specie in declino, tutelata dalla normativa europea. Non solo, come conciliare una pagina internet dedicata ai rondoni e alle buone pratiche con la presenza di una infinità di buche pontaie chiuse con reti, pietre e i maledetti aghi antipiccioni?

L’ Assessora Montini ha assicurato che il Comune non userà più gli aghi, anzi, che Anthea non li usa più già a partire da due due anni fa, quando era stato fatto presente il problema: “Questo ci rende felici. Ma tutti gli aghi precedentemente utilizzati? E il largo uso di questi respingitori cruenti e inefficaci tra i privati cittadini?”

A fine incontro due richieste da parte dell’associazione: “Una ordinanza che vieti gli aghi antipiccioni e il sostegno del Comune a due delle nostre iniziative: le targhe per i cittadini virtuosi (la prima consegnata lo scorso luglio a Maria e Aldo Marcaccini, che da tanti anni ospitano 50 nidi di rondini nel loro garage, svolgendo un servizio per l’intera comunità) i pannelli informativi (sull’esempio di quello da noi affisso sul cancello dell’ex ’Hotel delle Nazioni di San Giuliano Mare in occasione di uno degli eventi del Festival ALTISSIME VOCI lo scorso luglio). Restiamo quindi in attesa di un loro riscontro, ma non ci fermiamo. Le prossime tappe del nostro cammino per fare di Rimini una città amica della biodiversità? L’Ospedale e la Chiesa di Sant’Agostino. Perché tutelare e valorizzare la presenza dei rondoni, delle rondini e dei balestrucci negli edifici significa mettere semi preziosi per il futuro, un futuro migliore. Perché siamo tutti parte dello stesso respiro”.