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Per Igino Righetti una rotatoria e il messaggio da Mattarella

In foto: l’inaugurazione
l’inaugurazione
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Ven 8 Mar 2024 19:20 ~ ultimo agg. 1 Giu 11:33
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E’ arrivato anche un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ne ricorda la figura esemplare in occasione dell’intitolazione ad Igino Righetti della rotonda di via Oberdan nel centro di Rimini. Presenti alla cerimonia che si è tenuta nel pomeriggio di oggi le istituzioni cittadine, i rappresentanti della famiglia e della fondazione Righetti e il Vescovo Nicolò Anselmi.

Un luogo a due passi dall’università, istituzione che gli fu tanto cara, che ha al suo centro un ulivo secolare che rinnova un impegno per la pace che portò avanti con strenuo coraggio in tempi bui. Ad Iginio Righetti è stata intitolata la rotonda di via Oberdan a Rimini. Sulla targa è scritto presidente nazionale della Fuci, la federazione degli universitari cattolici che fece crescere insieme al Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI. Ma prima del trasferimento a Roma già a Rimini aveva mostrato la sua statura morale ed intellettuale lasciando un impronta importante.

La rotatoria di via Oberdan a Rimini intitolata a igino Righetti

Nato a Riccione (a quel tempo ancora appartenente al comune di Rimini, l’autonomia infatti arriverà solo il 19 ottobre del 1922) nel 1904, Righetti si impegnò sin da giovanissimo nei gruppi dell’Azione Cattolica. A vent’anni divenne segretario e successivamente presidente della Giunta diocesana. Nonostante la generale cautela mostrata dal mondo cattolico verso il fascismo, Righetti espresse immediatamente una forte critica verso il movimento di Mussolini ed i suoi metodi di intimidazione e violenza.
Trasferitosi a Roma, entrò in contatto con gli ambienti del cattolicesimo democratico e partecipò alle attività del circolo romano della FUCI. Di questa organizzazione ne divenne presidente nel congresso di Bologna nel 1925. La sua nomina alla guida della Federazione degli universitari cattolici italiani portò in poco tempo alla riaffermazione di alcuni principi: insieme a Montini, il futuro Paolo VI, difese con vigore la collaborazione tra i rami maschile e femminile della FUCI, cercò di limitare i tentativi di controllo da parte delle associazioni dell’Azione Cattolica e, soprattutto, sollecitò gli universitari a formarsi, attraverso la ricerca spirituale e culturale, una coscienza matura in grado di affrontare le sfide della modernità.
Laureatosi in giurisprudenza con una tesi su “Il diritto naturale in S. Tommaso”, nel 1934 gli fu assegnata la cattedra di Diritto pubblico comparato all’Università di Roma e si sposò con Maria Faina, già consigliere nazionale delle Universitarie cattoliche.

Di seguito la lettera firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella indirizzata al sindaco Jamil Sadegholvaad:

      Igino Righetti è stato una figura determinante del movimento cattolico del Novecento, per la costruzione di una coscienza civica e culturale in grado di contrastare la violenza e i metodi oppressivi del regime fascista. 

      Nel giorno in cui la Città di Rimini rende omaggio alla sua testimonianza, con la cerimonia di intitolazione di una rotonda, mi è grato rivolgere un saluto a tutti i presenti, a Lei Sindaco e all’Amministrazione Comunale, esprimendo apprezzamento per questa iniziativa che intende mantenere viva la memoria del lascito morale e civile di Igino Righetti che “Non ha potuto vedere l’alba della Repubblica, eppure seppe contribuire alle sue radici”.

      Nella sua opera di docente universitario, di Presidente della FUCI, nell’impegno per il Movimento Laureati Cattolici, Righetti è stato promotore di solidarietà, inclusione e partecipazione, principi che sono tuttora a fondamento delle democrazie, dello Stato di diritto e del pluralismo, all’insegna de rispetto della dignità umana e dell’eguaglianza, elementi alla base dei diritti e delle libertà sanciti dalla Costituzione.

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