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Dopo la tragedia di Firenze

Ora Basta. Le iniziative di Cgil e Uil per la sicurezza sul lavoro

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 19 feb 2024 17:06 ~ ultimo agg. 17:07
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Anche Rimini si mobilita per la sicurezza sul lavoro dopo la morte dei cinque operai nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze. Tra l’altro, nei primi 15 giorni di febbraio sono 40 in tutta Italia i “caduti sul lavoro”. Mercoledì 21 febbraio, in occasione dello sciopero nazionale degli edili, del legno e dei metalmeccanici nelle ultime due ore di ogni turno di lavoro, alle 15 scenderanno in presidio i lavoratori SCM di Rimini davanti al piazzale dell’azienda. Alle 8.30 invece Cgil e Uil con un flash mob in viale Caduti di Marzabotto ricorderanno l’importanza della sicurezza sul lavoro e alle ore 8:52 (l’ora in cui si è consumata venerdì scorso la tragedia di Firenze) i presenti osserveranno un minuto di silenzio. Parteciperanno anche le autorità cittadine e la consigliera provinciale con delega al lavoro Alice Parma. Anche nei cantieri PNRR del Comune di Rimini si stanno organizzando per la mattinata iniziative di sensibilizzazione. A Cattolica, davanti al cantiere della Scuola “Repubblica”, alle 10.45 la Sindaca Franca Foronchi e le autorità cittadine con CGIL e UIL ricorderanno le vittime della strage di Firenze. Proprio a Cattolica, ricordano i sindacati, si è firmato nel 2023 il primo protocollo in Italia sulla limitazione del sub appalto a cascata. CGIL Rimini e UIL Rimini invitano ad un minuto di silenzio alle ore 8:52 in tutti i luoghi di lavoro della provincia.


Le richieste sindacali
È stata ignorata la Piattaforma di Cgil, Cisl, Uil e si continua ad agire senza il confronto con chi è nei posti di lavoro. Con la patente a punti oggi probabilmente quelle aziende non avrebbero potuto avere l’appalto Esselunga; con una congruità anche su tempi e modi di esecuzione ci sarebbe un limite allo sfruttamento del lavoro; con l’obbligo alla timbratura si saprebbe chi e quanto tempo lavora in un cantiere.
Vogliamo tutte le agibilità necessarie per gli RLS, RLST, delegati di sito alla sicurezza.
Vogliamo il ripristino della parità di trattamento negli appalti privati e la responsabilità dell’impresa committente.
Vogliamo l’applicazione dei CCNL del settore di riferimento, sottoscritti dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative, vogliamo la formazione obbligatoria prima di accedere nel luogo di lavoro.
Questi sono i cambiamenti necessari, altrimenti i richiami alla cultura della sicurezza sono frasi vuote. Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari; questo a partire dai cantieri.
Vogliamo l’apertura di un confronto vero con il Governo su questi punti e su tutta la Piattaforma unitaria.